VOLTERRAUn taglio "pesante, doloroso e evitabile". Così le associazioni Sos Volterra, Mamme Valdicecina, Difendiamo l’ospedale e Volterra Infanzia definiscono il declassamento del centro dialisi di Volterra a Cal (centro ad assistenza limitata), effettivo dal 10 luglio. Quella che era la storica sezione intitolata al dottor Rossi, dopo anni di progressivi tagli, subisce ora il "definitivo declassamento", scatenando l’indignazione delle associazioni e un duro attacco alle scelte politiche regionali e locali. Secondo quanto denunciato dalle associazioni, la decisione comporterà una riduzione significativa della presenza del nefrologo. La specialistica sarà garantita "almeno una volta a settimana per ogni turno di dialisi, giorni dispari e giorni pari", ma per il resto dei turni, "secondo la Regione, se ne può fare a meno - scrivono. La continuità assistenziale verrà affidata al personale infermieristico, supportato dalla modalità del teleconsulto. Tuttavia, l’aspetto più critico riguarda la gestione delle urgenze: queste, scrivono le associazioni, "verranno sempre più dirottate su Pontedera con un conseguente impegno maggiore a carico del sistema 118". Le associazioni non nascondono la rabbia per un epilogo che avevano "predetto da tempo. Tutto quello che avevamo predetto, purtroppo si è concretizzato ed i nostri allarmi non sono stati ascoltati - si legge nel comunicato. Vengono puntati fari su due ""gravi errori: il primo, di metodo, l’aver omesso di richiedere ufficialmente, durante l’istituzione del tavolo, il congelamento di ogni ipotesi di tagli. Un secondo grave errore, di carattere politico, ha visto il sindaco Giacomo Santi firmare l’appoggio al governatore della Regione Giani per la sua candidatura lodandolo addirittura per la gestione in sanità, quando, appena qualche giorno dopo, la comunità di Volterra e della Valdicecina riceve in diretta un altro pesante, doloroso, evitabile taglio". Le associazioni lanciano un allarme rosso, esortando i sindaci a "pretendere subito, al netto degli errori già fatti, che la Regione torni immediatamente sui propri passi, annullando questo spregevole taglio".
Ilenia Pistolesi