CLAUDIO ROSELLI
Cronaca

Emergenza pediatrica. Oltre 2mila bimbi assistiti ma gli specialisti sono due

Il terzo medico non arriva, nessun professionista ha accettato l’incarico. Fallito il "reclutamento", scatta l’appello al direttore generale della Asl . .

I bimbi sono stati ripartititi tra i due restanti pediatri di libera scelta presenti sul territorio che si sono resi disponibili

I bimbi sono stati ripartititi tra i due restanti pediatri di libera scelta presenti sul territorio che si sono resi disponibili

di Claudio Roselli

Non arriverà il terzo pediatra in Valtiberina, non perché è stato tagliato, ma perché evidentemente questo comprensorio non è attrattivo e anche l’Asl, nonostante il tentativo, non è riuscita a trovarlo. Nessun specialista ha accettato l’incarico, per cui i due professionisti del momento si ritrovano in carico ben 2192 bambini. Per meglio fotografare la situazione, in Valtiberina risultano presenti in totale 2965 giovani residenti in età compresa fra gli zero e i 14 anni; dei 2192 bambini in carico, 1458 appartengono alla fascia di età 0-6 anni. I medici di medicina generale assistono 773 utenti dai 6 ai 14 anni e nel corso del tempo non è stato possibile garantire con continuità la presenza di tre specialisti pediatri. La questione è stata presa a cuore dal consigliere regionale toscano Marco Casucci di "Noi Moderati", che chiede interventi innovativi prima che sia troppo tardi dopo la risposta alla sua interrogazione da parte del direttore generale della Asl Toscana Sud Est, il dottor Marco Torre. "In seguito all’uscita dalla Zona Valtiberina, per trasferimento, della dottoressa Fabiola Neri, pediatra di libera scelta con circa 980 assistiti – ricorda Casucci - è stata chiesta l’indizione della zona carente per la sua sostituzione ed è stata effettuata la ricerca di un pediatra a cui attribuire un incarico provvisorio. Ricerca che però non ha dato esito positivo". Così, per assicurare l’assistenza ai bambini della Valtiberina, questi sono stati ripartititi tra i due restanti pediatri di libera scelta presenti sul territorio che si sono resi disponibili all’aumento del massimale. "Inoltre – prosegue Casucci – si viene a sapere che il 50% dei bambini in età superiore ai 6 anni non è più seguito dal pediatra di famiglia, ma su 1507 bambini ben 773 sono passati al medico di medicina generale. Considerando anche il fatto che i bambini seguiti dai pediatri sono circa 2200 e che 1800 sono già attributi ai due specialisti presenti sul territorio, al terzo pediatra rimarrebbero 400 bambini. È uno dei motivi per cui, probabilmente, molti specialisti preferiscono rinunciare all’incarico. Siamo ben consapevoli della difficile situazione che stanno vivendo tante famiglie in Valtiberina. Fin dall’inizio, abbiamo appoggiato l’iniziativa relativa alla proposta di legge popolare per avere importanti cambiamenti sul fronte della guardia medica pediatrica".