MARTINA DEL CHICCA
Cronaca

Pronto soccorso al collasso. Personale allo stremo . Fials scende in piazza: "Situazione insostenibile"

II sindacati denunciano ben 400 operatori in meno in soli tre anni. Sotto accusa le critiche al personale dopo la morte di Maria Rita Morrone. Il segretario Soddu: "No alla gogna social, adesso servono soluzioni".

II sindacati denunciano ben 400 operatori in meno in soli tre anni. Sotto accusa le critiche al personale dopo la morte di Maria Rita Morrone. Il segretario Soddu: "No alla gogna social, adesso servono soluzioni".

II sindacati denunciano ben 400 operatori in meno in soli tre anni. Sotto accusa le critiche al personale dopo la morte di Maria Rita Morrone. Il segretario Soddu: "No alla gogna social, adesso servono soluzioni".

La fotografia scattata dal Fials è del 18 agosto, alle 11 del mattino: al Pronto Soccorso "Erano presenti 90 pazienti in degenza e 29 in sala d’aspetto, senza contare i parenti in cerca di informazioni". Ma potrebbe essere quella di ogni altra mattina d’estate, quando i carichi di lavoro nel reperto d’urgenza "triplicano" come la popolazione della Versilia. Dal primo all’11 agosto (in undici giorni) sono stati 2.841 gli accessi presi in carico dal personale, per dare la misura. Parla dunque di un quadro "estremamente problematico" il segretario provinciale del sindacato autonomo, Daniele Soddu. Figlio di una "totale assenza di risposte territoriali: i codici minori – dice – arrivano direttamente al Pronto Soccorso, situazioni di disagio sociale o psicologico transitano anch’esse dal PS, pazienti provenienti da RSA soprattutto nei fine settimana (quando mancano i medici di medicina generale); unità della Guardia Medica vengono dirottate al Ps, eliminando il filtro territoriale; dove mancano punti di primo soccorso". E secondo il sindacalista questo sistema fragile, "spesso si regge solo sulla buona volontà degli operatori, non certamente per l’efficienza strutturale".

Personale finito nel mirino del far-web a seguito della morte di Maria Rita Morrone, ex insegnante che si era ritrovata a vivere su una panchina. Dove è morta a meno di 48 ore dalle dimissioni dal pronto soccorso, dove era stata accompagnata in ambulanza per gravi problemi alla gambe, e per cui la procura di Lucca ha aperto un fascicolo e indagato gli ultimi due medici che hanno preso in carico la donna.

"Ricevere commenti fuori luogo sui social, scritti da chi ignora il funzionamento del mondo sanitario, è doloroso. È troppo facile – aggiunge Soddu – criticare chi sta lavorando 12 ore consecutive, in turni eseguiti in aggiuntiva oltre il normale orario di lavoro, spesso rientrando dal giorno di riposo". "Così – afferma il sindacalista – si distolgono le attenzioni dalle vere responsabilità. A monte c’è una riorganizzazione sanitaria che ha prodotto disservizi e disagi: risorse mal allocate ed esternalizzazioni che peggiorano i servizi invece di generare risparmi".

Il segretario del Filas ricorda che nei piani del fabbisogno presentati dalle Asl su indicazione della Regione Toscana "erano previsti tagli di personale per oltre 70 unità in tre anni". "I dati ufficiali forniti dalla Direzione dell’Asl Toscana Nord Ovest, alla base anche delle elezioni Rsu, indicano un calo di circa 400 unità nel comparto (infermieri, OSS, tecnici radiologia e laboratorio, assistenti sociali, amministrativi, fisioterapisti ecc.)".

Per questo il Fials ha deciso di sostenerlo venerdì, dalle 10 alle 12, con un presidio. "Per mostrare vicinanza ai lavoratori tutti e – conclude Soddu – manifestare contrarietà alla “politica delle foto su Facebook”, delle parole vuote e delle promesse non mantenute. E sensibilizzare i cittadini affinché le rimostranze vengano indirizzate nei luoghi giusti per ottenere ciò a cui si ha diritto: una sanità pubblica con risorse, servizi e personale adeguati".