
L’istituto Guardie di Città ha presentato un progetto
"La presenza di personale armato non rappresenta oggi una risposta efficace alla criminalità". L’istituto di vigilanza Corpo Guardie di città ha presentato il progetto di sicurezza integrata "Forte si...cura" che punta su operatori formati in arti marziali e sport da combattimento. "La pistola – spiegano – è un mezzo di difesa estrema, da utilizzare solo in condizioni di pericolo per la propria vita o quella altrui. In moltissimi casi di furti, aggressioni o risse, il suo impiego è inefficace, ma può rivelarsi pericoloso. Al contrario, un modello più efficace, moderno e sicuro per la collettività potrebbe essere rappresentato da un impiego di operatori con anni di pratica e disciplina in arti marziali, sport da combattimento, autodifesa e controllo del corpo. Persone che hanno calcato i ring e le gabbie dei tornei nazionali e internazionali, in grado di valutare rapidamente una situazione di rischio, intervenire con movimenti controllati e risolutivi, bloccare un aggressore, disarmarlo se necessario, e trattenerlo fino all’arrivo delle forze dell’ordine. Il loro intervento non solo è più efficace, ma anche più sicuro: operano senza armi da fuoco, con il solo utilizzo della loro competenza, padronanza del corpo e dell’azione. Inoltre, la loro stessa presenza fisica, lo sguardo e l’autorevolezza acquisita con anni di combattimenti, rappresentano una deterrenza non solo per i piccoli delinquenti di strada, ma anche per malviventi professionisti".