
L’anima selvaggia della Val Fegana
Natura o scultura? È questa la domanda che rimbalza nella mente di chi visita l’Orrido di Botri, uno dei luoghi più affascinanti della Toscana dal punto di vista geologico. Questa gola profonda e maestosa è situata in provincia di Lucca, nel cuore della Val Fegana, non lontano da Bagni di Lucca, ed è possibile percorrerla a piedi indicativamente da metà giugno a metà settembre. Si tratta di un canyon calcareo che si apre come una spaccatura nella roccia, tra pareti altissime, acqua cristallina e un silenzio interrotto solo dal gorgoglio del Rio Pelago.
Entrarvi è come varcare una soglia: si lascia alle spalle il mondo abitato per entrare in un regno sospeso, dove il tempo sembra scorrere più lento e la natura conserva ancora il suo mistero. L’Orrido si esplora camminando letteralmente dentro il torrente, tra tratti più ampi e luminosi e passaggi stretti dove le rocce si chiudono sopra la testa, creando scorci spettacolari. L’acqua è fredda, persino in estate, e la luce gioca tra le pareti bagnate disegnando riflessi ipnotici. Non servono abilità da scalatori: basta un minimo di spirito d’avventura, scarpe adatte e voglia di bagnarsi per lanciasi in questa esperienza dal sapore avventuroso. Per motivi ambientali e di tutela del delicato ecosistema, il percorso è sorvegliato e regolamentato, con accessi consentiti solo in condizioni di sicurezza e con un massimo di 300 ingressi giornalieri. Le visite all’Orrido di Botri iniziano da Ponte a Gaio, l’unico punto di accesso alla gola dove si trova anche la biglietteria. Da qui, noleggiando il caschetto protettivo obbligatorio, si inizia la risalita lungo il corso del fiume Pelago attraverso scenari sempre più spettacolari. Dopo circa 30 minuti di cammino, si raggiunge la Guadina, il primo restringimento dell’alveo, dove la gola comincia a mostrare il suo carattere più selvaggio.
Proseguendo si arriva a un secondo tratto noto come le Prigioni, dove le pareti si avvicinano e l’ambiente diventa più raccolto e ombroso. Chi decide di spingersi oltre, potrà raggiungere il Salto dei Becchi, dopo circa un’ora e venti minuti di percorso. Camminare nell’Orrido di Botri è un’esperienza unica, quasi mistica: significa attivare tutti i sensi, percependo nitidamente il fresco che sale dalle acque, l’eco dei propri passi sulle rocce, il verde intenso della vegetazione che si aggrappa alle pareti.