
Bufera di polemiche e protesta sulla norma, tanto discussa, che ha imposto, dal 17 maggio, l’obbligo di sorveglianza sulle spiagge
Viareggio, 23 maggio 2025 – È un tempo freddo e ventoso, quello che negli ultimi giorni si sta abbattendo sul litorale viareggino e versiliese, spostando le bandiere rosse e gialle, e che ha portato con sé, insieme a condizioni metereologiche simil autunno piuttosto che alla stagione estiva in arrivo, una bufera di polemiche e protesta sulla norma, tanto discussa, che ha imposto, dal 17 maggio, l’obbligo di sorveglianza sulle spiagge. Tra chi la definisce una regola eccessiva, chi persino inutile, e chi, invece, tra quelli che sulla spiaggia lavorano e assistono in battigia anche nelle giornate più scure e da tempo si battono per migliorare le condizioni economiche e lavorative della categoria, offrono la fotografia di una sorveglianza e sicurezza essenziale.
Sono infatti diversi i salvataggi e gli interventi effettuati, e non documentati che, da inizio maggio, sono stati eseguiti sulle nostre spiagge, a dimostrazione dell’importanza della presenza dei bagnini, anche in un periodo di bassa, bassissima, per molti, stagione. “Anche noi siamo dell’idea che le condizioni della norma imposta sia esagerata, e se ci fosse stato un confronto tra le parti, si sarebbe potuti arrivare a una forma di sorveglianza affievolita: prolungata, sì, ma per esempio con un bagnino ogni 3- 4 bagni e con orario ridotto - racconta Massimiliano Pezzini, rappresentante della Lega bagnini della Versilia, che si riunirà il 26 maggio alle 21 alla sede dei Maestri d’ascia e calafati in un’assemblea aperta a tutti i bagnini tesserati dell’associazione e non - Un servizio di sicurezza che serve, anche in giornate di brutto tempo, perché come i vigili del fuoco passano ore in una stanza ad aspettare di intervenire, uguale noi. Non si può sapere quando succede un infortunio. Bisogna esserci ed essere pronti, e questo, come la sicurezza, ha un costo”.
Una sorveglianza “affievolita“, come la definisce Pezzini, quella che la stessa Lega aveva tentato di proporre in Regione, con PD e Lega, ancora prima dell’approvazione della nuova norma della Capitaneria, che prevedesse, appunto, un controllo a partire dall’arrivo dei turisti, dal 26 aprile, circa, fino a ottobre, con un orario ridotto rispetto a quello attuale, e con una rotazione giornaliera tra i bagnini dei diversi stabilimenti balneari, lavorando a coppie, per esempio, anche in base alle zone più pericolose, “considerando che la nostra spiaggia è più pericolosa di altre, per via del declivio del fondale perché le onde portano acqua verso riva che con il declivio, appunto, scava canali e buche attraverso le correnti oceaniche”, e cui la Capitaneria potrebbe risalire grazie alle statistiche ricavate dalle schede interventi.
“Sono solitamente quella del molo, di piazza Mazzini fino al Principe, mentre nelle zone di Fiumetto e del Secco i salvataggi sono pochi perché ci sono meno persone - continua Pezzini - Le schede interventi solitamente da Viareggio vengono mandate in Regione per creare delle statistiche generali a livello italiano, ma noi vorremmo proporre un accordo con la Capitaneria per assicurare, su questo aspetto, maggiore sicurezza”. Sono schede, divenute nel tempo una sorta di “sistemi a quiz”, che fanno da testimone e da verifica per ogni azione, intervento e mossa sul campo dei bagnini e aiuto bagnini: dal salvataggio in mare, dove, per lo più, operano gli addetti ai lavori della Versilia rispetto ai colleghi dell’Adriatico, dove “l’80 % risulta in spiaggia, per malori”, alla puntura di medusa fino a qualsiasi occasione in cui il bagnino è obbligato a lasciare la sua postazione e portare soccorso a chiunque ne abbia bisogno.
“Alcuni non hanno la cultura della compilazione di queste schede, ma servono - commenta Pezzini - Sì, per fare statistica, ma anche per rendersi conto di quanto sono importanti i bagnini”, e per attestare, nero su bianco, attraverso professionalità e serietà, la loro presenza, e la loro essenzialità.