REDAZIONE VIAREGGIO

Lite in strada per una precedenza, ferito a colpi di catena davanti alla figlia

Viareggio, automobilista di 45 anni aggredito. Ha riportato la frattura scomposta della tibia. Referto di 40 giorni

L’aggressore è fuggito via all’arrivo dei soccorritori. È ricercato dai carabinieri che hanno avviato le indagini (foto repertorio)

L’aggressore è fuggito via all’arrivo dei soccorritori. È ricercato dai carabinieri che hanno avviato le indagini (foto repertorio)

Viareggio, 15 maggio 2025 – Un diverbio per una precedenza stradale è sfociato in lite violenta e poi in aggressione fisica che si è conclusa con il ferimento di un uomo di 45 anni davanti agli occhi atterriti della figlia adolescente. E’ accaduto nel tardo pomeriggio di martedì in via Paladini al quartiere Varignano. Il ferito ha riportato la frattura scomposta della tibia per cui è stato portato in codice giallo al Pronto Soccorso dell’ospedale Versilia dove è stato ricoverato con una prognosi di 40 giorni. L’aggressore è fuggito via all’arrivo dei soccorritori e adesso è ricercato dai carabinieri che hanno avviato le indagini.

Il parapiglia è scoppiato poco dopo le 19 di martedì pomeriggio. Per cause in corso di accertamento sembra che il litigio sia nato fra l’automobilista ferito – sulla cui auto viaggiava anche la figlia adolescente – è un pedone, un uomo di circa 50 anni. Quest’ultimo dalle parole sarebbe passato alle vie di fatto, colpendo ripetutamente l’auto con una catena.

A quel punto l’automobilista è sceso dalla sua macchina e contro di lui si è avventato il pedone violento che lo ha colpito e gettato a terra. E anche una volta a terra ha infierito su di lui mentre alcuni passanti hanno cercato di fermarlo. Poi è fuggito via.

I carabinieri della pattuglia Radiomobile intervenuti sul posto hanno già ascoltato in ospedale la versione fornita dalla persona ferita. E hanno avviato le indagini che, data la gravità dell’episodio, andranno avanti d’ufficio senza bisogno della querela di parte. Tante cose restano da capire e da valutare. A partire dal fatto che il pedone aveva con sé una catena. L’incontro è stato casuale o i due già si conoscevano prima. Il movente riguarda una precedenza stradale o c’è sotto dell’altro?

Dubbi e domande che tormentano gli investigatori che adesso devono da un nome e un volto all’aggressore fuggito via. Non sarà un compito semplice anche se sono già state ascoltate diverse persone che hanno assistito martedì pomeriggio alla scena e che saranno visionate le telecamere pubbliche e private della zona.