
Un turismo sempre più mordi e fuggi. Fortunatamente aumentano il numero degli ospiti provenienti dall’estero
È quasi il 50% degli italiani, quello che quest’anno, come riscontrato da Federalberghi, tra le temperature in rialzo e l’arrivo di agosto, passerà le vacanze a casa. Un fattore determinato dal caro vita e da difficoltà economiche, che si riflette in misura, dall’estensione nazionale, anche alla zona della Versilia e di Viareggio dove, come sulla spiaggia, i turisti, specialmente nel mese appena passato, sembrano vacillare, tra giorni infrasettimanali in cui le stanze di hotel e di campeggi rimangono vuote, e weekend, invece, da over booking. Senza possibilità di pensare, programmare o pianificare il lavoro.
"Luglio non è andato male, anche se abbiamo visto che è stata la presenza straniera a qualificare e a renderlo positivo – commenta Paolo Corchia, presidente Federalberghi di Forte dei Marmi e vicepresidente nazionale –. Perché la crisi del mercato interno per tante ragioni si fa sentire, con la riduzione non solo delle presenze ma anche dei periodi di permanenza nel caso arrivino, che è elevata soprattutto al weekend e sconta la crisi dal lunedì al giovedì. Manca una domanda che era più forte negli altri anni, anche per agosto per cui c’è ancora molto da vendere, ma che rimane il mese degli italiani, che hanno però anche alternative meno care della Versilia. E questo può incidere". "Un turismo mordi e fuggi, last minute e straniero, con un maggiore movimento nel weekend, per cui è impossibile fare programmazione – aggiunge infatti Sandra Lupori, presidente degli albergatori di Viareggio –. Anche lo scorso anno ci fu un attimo di disorientamento, per cui dovemmo eliminare il "minimum stay", ma nel complesso fu una bella stagione: quest’anno, anche se le conclusioni si fanno sempre in fondo, è sicuramente altalenante".
Una situazione instabile e indecisa, in cui, come afferma Marco Marcucci di Federalberghi di Marina di Pietrasanta e titolare del Verdolina ApartHotel "l’unica cosa che ci salva sono gli stranieri. Non credo di aver mai avuto nella mia struttura cinque/sei famiglie di nord europei, ucraini, olandesi, svizzeri o tedeschi, come adesso. Mentre gli italiani, che devono fare i conti con il portafoglio e dunque sfruttano quei pochi soldi per vacanze in diverse soluzioni, sono sempre meno". Sono infatti scelte calibrate, specifiche e ben studiate, quelle seguite dagli italiani che, facendo davvero i conti con spese e investimenti, sono obbligati a re distribuire i propri risparmi.
"È proprio cambiato l’approccio e la tipologia del cliente, sia di famiglie che di giovani – racconta Michele Montemagni, presidente di Assocamping e titolare del Camping Bosco Verde a Torre del Lago –. Da noi per esempio è calata la presenza di ragazzi che venivano per sfruttare la vicinanza della marina e dei locali che si sono magari spostati da altre parti, come notiamo che le famiglie hanno ridotto i giorni di permanenza". Ed è un calo di avventori, turisti e domande, dovuto, sì, in parte a una crisi economica che colpisce tutto lo stivale, ma anche, secondo Montemagni, di "una Versilia che ha bisogno di rilancio, di contenuti importanti – afferma –. Cavalchiamo sempre l’onda della Versilia degli anni ’60 ma se andiamo sul lungomare viareggino a mezzanotte tutti chiudono per le normative restringenti su rumore e acustica. E questo incide".
Così come incide la sensazione, camminando per le strade, di non essere al sicuro, "perché la percezione che si respira in tante parti di Viareggio incide sulla vacanza e allontana anche tante persone: tanti che in passato hanno subito furti o sono stati protagonisti di episodi spiacevoli, non tornano più. E la fidelizzazione del cliente è fondamentale. La Versilia è su un livello più alto rispetto ad altre zone e per mantenerlo servono contenuti all’altezza: guardando avanti mi immagino una città in linea con le migliori del nord Europa, brulicante di vita, attività, turisti e negozi".
Gaia Parrini