
I colori delle contrade, i rumori della strada: è iniziata la kermesse più amata. Da mercoledì le gare
Colori, rumore e Palio: Camaiore si infiamma al ritmo della sfilata dei rioni. Un centro di bandiere, costumi e tifo quello di ieri in citta’: tutti insieme per conquistare il cencio al grido di ‘Viva il Palio’. Numero 33, due cifre magiche dove La Rocca detiene l’alloro e chi lo sa chi lo erediterà dopo corride, miss e giochi. Andrea Montaresi e Giacomo Lucarini sono i mattatori dell’evento, sportivi e divertenti, si apprestano a guidare le serate. Ieri la sfilata come sempre ha conquistato la gente mostrando atleti e personaggi in costumi storici da ammirare senza fiato. Velluti, cappelli e mazzi di fiori, i bambini in completi in tinta e trucco, carretti e canzoni.
Il Palio è Camaiore nei suoi campanili, nelle tradizioni di ogni borgo, nei simboli come lupo, aquila, panda e via dicendo. Dodici squadre per un mondo: qualcuno ha fatto una grigliata prima, altri i mazzetti di fiori, altre ancora sono vestite come donne di Vermeer. Castellane, dame e ancelle: la donna di un tempo, dedicata a strategie familiari; poi i guerrieri, i religiosi, i frati, i contadini, insomma un universo di società agricole, di paesaggi diversi.
Tutto il corteo parte dal Prato per giungere allo Stadio in un tripudio di pubblico lungo la strada centrale: Casoli rientra alla grande dopo la prima in lizza e le altre squadre dietro, striscione alla mano.
Alle 18 le vie brulicano di atleti che corrono alla postazione per attraversare le ali della gente in pompa magna, acclamati da quelli del proprio rione. Si respira goliardia pura ed anche qualche battuta sul futuro delle gare da mercoledì in la’. Ieri sera elezione della miss e corrida: e il Palio va….
Isabella Piaceri