
La sala del mercato ittico è stata intitolata al pescatore Lo Grasso. Fra i fondatori della cooperativa. La soddisfazione di Giani: "Un polo innovativo che diventa un modello per tutta la Toscana".
L’orgoglio, per una conquista raggiunta con fatica; e la commozione, che spezza in gola le parole. Con un groviglio di sentimenti, ieri, la sala d’aste elettronica del nuovo mercato ittico è stata intitolata alla memoria di Marco Lo Grasso. Armatore dell’Airone II e tra i fondatori, nel 2008, della “Cittadella delle Pesca“ per cui è stato, da sempre, una colonna. Fino alla scomparsa, un mese fa a causa di una malattia, a soli 37 anni. Così i colleghi di mare insieme ai familiari – con una cerimonia che ha accolto il presidente della Regione Eugenio Giani, la vicepresidente Sefania Saccardi e l’assessore regionale Stefano Baccelli, oltre al sindaco di Viareggio Giorgio Del Ghingaro – hanno voluto ricordare Marco e il suo impegno per lo sviluppo del settore. Dedicandogli uno spazio che ha aperto nuove prospettive per la marineria viareggina e permesso al mercato ittico di navigare verso il futuro.
Entrata in funzione a novembre scorso, quella viareggina è infatti la prima sala di vendita all’asta del pesce, in Toscana, dotata di un sistema telematico che consente agli acquirenti di partecipare anche da remoto. E dunque di rilanciare l’offerta con un “clic“ sul telefonino, ovunque si trovino. Un progetto innovativo “made in Viareggio“, realizzato grazie al coordinamento tecnico di Navigo, il supporto dell’architetto Ovidio Belli, l’ingegnere Massimo Simoni e lo studio Tdp Srl, e all’assistenza di Elettroimpianti (per l’impiantistica), Net Seven (per lo sviluppo del software), Cinquini Costruzioni Edili, Balducci Bilance e Sima Software (per il programma contabilità), e finanziato con il Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca.
"Attualmente – spiega la presidente della Cittadella della pesca, Alessandra Malfatti – sono una cinquantina, tra commercianti e ristoratori, per lo più versiliesi, le persone che partecipano ogni giorno all’asta". Il pesce che arriva sul banco (quotidianamente intorno alle 17) è quello portato a terra dai pescherecci dopo una notte di lavoro, e grazie a due telecamere che puntano sulle cassette gli acquirenti possono vedere anche a distanza, anche sullo smartphone, i prodotti ittici disponibili, sceglierli, e dunque avanzare un’offerta collegandosi semplicemente all’App dedicata. Rendendo il mercato all’ingresso più efficiente ed accessibile, e contribuendo ad incoraggiare la filiera corta e il cosiddetto “chilometro zero“.
"Questo sistema all’avanguardia – prosegue Malfatti – è un esempio di ciò che abbiamo potuto realizzare, in questi anni, grazie al sostegno della Regione Toscana", che ha finanziato i lavori per la creazione del nuovo mercato ittico. "Un iter lungo e complesso – ha ricordato il sindaco Giorgio Del Ghingaro – al quale siamo riusciti ad arrivare in fondo, ovviamente grazie al sostegno della Regione, ma anche alla determinazione dei pescatori, che hanno sempre creduto in questo progetto che ha fatto della spinta innovativa la sua cifra e un esempio per tutta Italia".
Sulla categoria, però, rischia di abbattersi una nuova tegola: il taglio da 6,1 a poco più di 2 miliardi di euro previsto nel piano di bilancio della Commissione Europea per i fondi destinati al settore pesca, che per la Toscana si tradurrebbe in una riduzione a 22 a 7 milioni in sette anni. Con inevitabili ricadute anche sulla flotta viareggina.
"Una decisione assurda – ha commentato il presidente della Regione Eugenio Giani – l’Europa deve fortificarsi, investendo di più sulle attività come la pesca. Sostenendo di più quello che è il lavoro duro, forte, e anche di grande caratterizzazione per la Toscana. Dove – ha aggiunto il governatore – cinque province su dieci che si affacciano sul mare. Per questo abbiamo investito e creduto nella pesca – ha aggiunto il governatore – finanziando il nuovo mercato ittico, che oggi è una realtà affermata, e avviando i lavori per la realizzazione del sabbiodotto, che libererà finalmente l’ingresso del porto di Viareggio dal problema dell’insabbiamento rendendolo più accessibile e più funzionale per tutti i protagonisti del mare".
Ha garantito che "la Regione non arretrerà di un passo" l’assessora regionale con delega alla pesca Stefania Saccardi: "Le difficoltà di questo settore sono tante, a cominciare dalla scarsità di fondi che si paventa all’orizzonte. Ma la pesca merita attenzione, e il polo di Viareggio è un progetto straordinario. Qui – ha concluso – abita la flotta più importante del Tirreno nord, con d oltre cento pescherecci. Fatti quasi tutti da aziende piccole e medie, a conduzione familiare, che esercitano una pesca sostenibile e di qualità. Questa sala d’asta aumenta per i consumatori gli elementi di trasparenza e di garanzia e di tracciabilità del pesce".