La tragica fine di Emma e Leonardo, immagini choc in Tribunale

Davanti al Gip Alessandro Dal Torrione e di tutte le parti in causa si è svolto l’incidente probatorio. L’ingegner Bertini ha ricostruito lo schianto fatale partendo dai filmati delle videocamere di sorveglianza

Viareggio, 20 aprile 2024 – Le telecamere della zona hanno ripreso il momento drammatico in cui la moto guidata da un operaio di un cantiere navale della Darsena ha travolto Emma e Leonardo che erano già a terra dopo la caduta dalla bici elettrica in cui quel maledetto giorno, il 4 luglio dello scorso anno, stavano andando al mare. Ma riprendono solo l’atto conclusivo di quell’incidente in cui persero la vita i due fidanzatini di Viareggio. E’ partita proprio da queste terrificanti sequenze la perizia tecnica prodotta dall’ingegner Riccardo Bertini, nominato dal Gip Alessandro Dal Torrione, e discussa alla presenza di tutte le parti in causa, ieri mattina in Tribunale in sede di incidente probatorio. Con l’obiettivo, è chiaro, di stabilire come è andata l’esatta sequenza dei fatti, come i due fidanzatini caddero a terra, e perché vennero poi travolti dalla moto. Adesso che l’ingegner Riccardo Bertini ha messo nero su bianco la sua ricostruzione (sulla quale, ovviamente, vige il massimo riserbo dato che siamo ancora in una fase di indagini preliminari) tutto il fascicolo con questa articolata perizia tecnica sarà trasmesso alla Procura per consentire al Pm Antonio Mariotti di proseguire nelle indagini e verificare se chiedere oppure no il rinvio a giudizio dell’unico indagato, vale a dire l’operaio della darsena che era alla guida della moto. La perizia dell’ingegner Bertini, ovviamente, si sommerà a tutte le altre risultanze tecniche e le testimonianze che il Pm ha già nel suo fascicolo e che sono state raccolte dagli agenti della polizia municipale che intervennero sul posto.

L’incidente probatorio si è svolto ieri davanti al Gip Alessandro Dal Torrione con il perito Riccardo Bertini che è stato sottoposto a un fuoco di domande da tutte le parti, a iniziare dallo stesso Pm Antonio Mariotti. Erano presenti anche gli avvocati Cristiano Baroni (in rappresentanza della parte offesa Manuela Guidi, mamma di Leonardo Brown), Luca Paolini (in rappresentanza del compagno della mamma di Leonardo), Simone Lepore che tutela Ilaria Grazioli (parte offesa), madre di Emma Genovali, e Guido Tacchi, difensore del motociclista indagato.

E’ stata , quella di ieri, un’udienza fiume, durata diverse ore e conclusasi attorno alle tre di pomeriggio e che ha permesso a tutte le parti in causa – ognuno con il proprio consulente – di rapportarsi e confrontarsi con il perito nominato dal Gip in ogni minimo aspetto dell’incidente, la cui ricostruzione, inevitabilmente, aggiunge dolore al dolore. Quello delle famiglie che hanno perso i loro figli e – sia pure in modo diverso – quello dell’operaio che era alla guida della moto.

La tragica fine di Leonardo ed Emma (il primo deceduto dopo una settimana, la seconda spirata dopo due mesi di agonia) commosse l’intera comunità viareggina. L’incidente si consumò il 4 luglio dello scorso anno in Darsena in via dei Pescatori. Leonardo ed Emma, entrambi ventenni nel fiore della loro vita, stavano andando al mare, in Darsena, in sella a una bici elettrica. Ma il mare non lo raggiunsero mai. Le loro giovani vite si spezzarono in quel maledetto incrocio per il quale adesso sono state raccolte – proprio su iniziativa delle mamme delle due vittime – circa 6 mila firme a corredo di una petizione in cui si chiede al Comune di installare telecamere, realizzare una rotatoria e adoperarsi perché venga comunque messo in sicurezza. Perché altre tragedie come questa non debbano ripetersi e perché altre madri non piangano i loro figli che non ci sono più. Come Emma e Leonardo.