Le eccellenze della Piccola Atene travalicano i confini e fanno incetta di prestigiosi riconoscimenti di livello internazionale. Il caso vuole che per la seconda volta in pochi giorni sia Venezia la vetrina d’eccezione destinata ai talenti pietrasantini. Dopo la mostra con le opere del Museo dei bozzetti, stavolta il nome della città è riecheggiato all’82ª Mostra del cinema per alcuni vestiti che hanno sfilato sul red carpet.
Le attrici Ilaria Maren (nella foto) e Giulia Schiavo hanno indossato infatti gli abiti confezionati dalla Maison Lamoureux di via Oberdan, atelier avviato due anni fa dall’imprenditrice italo-francese Oceane Lamoureux Fioroni, architetta specializzata in abbigliamento e moda tornata a Pietrasanta dov’è nata e ha anche vissuto.
L’atelier ha fatto breccia, in particolare, per il suo spirito improntato su una "moda di lusso sostenibile", in quanto i vestiti vengono realizzati meticolosamente a mano da abili sarte. "È stata una grande emozione – racconta Oceane – non solo perché intorno a noi c’erano Gucci, Armani e altre firme di fama mondiale. Ci ha riempito d’orgolio il fatto che su 2mila vestiti che hanno sfilato sul red carpet, ’Vogue Italia’ ci abbia piazzato al sesto posto dopo averne selezionati 200. Lo considero un premio alla nostra artigianalità, che era poi l’obiettivo principale che mi ha spinto, dopo esperienze all’estero, a tornare a Pietrasanta.
Come sono nati i contatti? A Roma abbiamo un punto d’appoggio per capire le esigenze delle attrici: andiamo con i vestiti abbozzati e le macchine da cucire, poi in base a parte estetica, trucco e capelli, ’cuciamo’ il vestito addosso all’attrice e si torna a Pietrasanta per realizzarlo". Oceane ha dato lavoro anche a una sarta di Pietrasanta e a due stagiste che lavorano a mano davanti ai clienti.
d.m.