
Lo storico fondatore torna alla direzione artistica: 50 eventi e oltre 70 artisti da questo sabato al 7 settembre
"Come mi sento? Incuriosito, quasi stordito, perché tutto intorno a me è vivo, vivace e soprattutto nuovo rispetto a quello che ho conosciuto". A pochi giorni dall’avvio, emozioni, ricordi e grande slancio verso il futuro si intrecciano per Silvano Spada (nella foto), pronto a riprendere le redini del Todi Festival, che ha creato nel 1987 facendone il punto di riferimento del teatro di prosa in Italia. Quest’anno Spada torna alla direzione artistica del suo festival che da sabato 30 a domenica 7 settembre anima piazze e luoghi simbolo di Todi con oltre 50 eventi, più di 70 artisti in scena, debutti nazionali, tra grande prosa ma anche musica, danza, incontri, mostre e presentazioni di libri.
Questo è un nuovo inizio, non un ritorno, vero? "Sì, perché rispetto al lontano 1987 è tutto nuovo. Il mondo intorno a noi è cambiato, così come il modo di fare teatro, i gusti e gli orientamenti del pubblico. Ma soprattutto ho trovato molto cambiata Todi, più viva, piena di ristoranti, di bar: una città totalmente votata al turismo".
Il suo legame con la città sembra indissolubile... "In tutti questi anni mi era sempre stato richiesto di tornare, ma ero impegnato nella realizzazione dell’Off/Off Theatre di Roma, oggi spazio cult della capitale. A gennaio però mi è stata attribuita la cittadinanza benemerita. Non so se sia stato un tranello, un trabocchetto, ma quando, in occasione della cerimonia, il sindaco Ruggiano è tornato a chiedermi di tornare, mi sono sentito in obbligo di ricambiare il gesto di attenzione. Ed eccomi qui..".
Il festival è un inno alla libertà, alla creatività, alla fantasia. C’è un filo rosso? "E’ quello mio da sempre, portare sulla stessa ribalta, con la stessa dignità, i volti celebri e i giovani attori, autori, registi, ovviamente meritevoli. Sono contrario ai ghetti e alle barriere, mi fa sempre piacere presentare tutti alla pari, in alternanza. Così il pubblico ha la possibilità di vedere il nuovo e il precedente".
I temi forti di questa edizione? "Oltre al rispetto per i classici, la mia preferenza va ai nuovi autori, con attenzione ai temi che ci circondano. Non per fare la cronaca, ma per interpretarli teatralmente. Ci sono i giovani, la vita di coppia, le differenze di genere e il rispetto per i grandi autori. Però mi sono accorto che la vera, grande protagonista è la donna, dal punto di vista storico e dell’attualità. Anche come interprete".
Un cartellone in rosa... "Penso a Milena Vukotic, che considero la più grande attrice della sua generazione in Italia. Il primo settembre sarà a Todi, dopo il trionfo a Parigi, con un monologo su Émilie du Châtelet , matematica e meravigliosa libertina che ha dato vita all’Illuminismo. E poi spettacoli su Alda Merini, Maria José, l’ultima regina d’Italia, Jacqueline Kennedy, Francesca Cabrini, la santa dei migranti, Antigone..."
Il Festival si apre e si chiude con due grandi eventi.. "L’inaugurazione è con Festival Show, sabato 30 al Teatro Comunale: uno spettacolo di musica, canzoni, modern dance, comicità, satira, coreografie. E’ un omaggio al varietà e soprattutto è una scelta precisa, che ho pensato e voluto in questo momento così complesso e drammatico: iniziare con uno spazio di gioia e speranza, che non è leggerezza, ma invito a guardare con fiducia nel futuro".
E per il gran finale arriva Lino Banfi.. "Già, sarà al Comunale con Pino Strabioli. Banfi torna a calcare le tavole di un palcoscenico dopo oltre 30 anni. Ha fatto fiction, film, ma il teatro resta il suo grande amore e per il ritorno ha scelto Todi Festival: sarà un incontro-intervista in cui parlerà di sé, degli aneddoti della sua vita, anche di certi aspetti spiritosi e divertenti. E poi mi piace ricordare altri volti noti e amati come Eva Grimaldi e Urbano Barberini che gioca a separare l’attore dal principe".
Il Festival ha lanciato la carriera di tanti artisti, da Salemme a Claudio Santamaria. La sorpresa di quest’anno? "Credo che tutto il festival sia una sorpresa. Voglio che sia una festa con l’intera città coinvolta. Devo dire c’è un’ottima collaborazione con l’amministrazione comunale, si stanno moltiplicando le iniziative, Todi sta partecipando in modo molto attivo. Ho scoperto che ci sono associazioni di giovani che organizzano concerti e dj set. A loro ho affidato soprattutto quelli della tarda serata, visto che si andrà fino all’una di notte. So che sarà una grande festa, oggi c’è bisogno di incontrarsi, di riflettere ma anche di vivere e divertirsi".