Ammirazione e nostalgia sottile, visioni incantevoli e una rapsodia di immagini come suoni, vibranti chiaroscuri con il bianco e il nero che compongono un duetto di vaste risonanze. E’ la mostra “Three for Jazz“, alla galleria Entropia di via Alessi dove si ammirano fino a domenica le opere di Franco Venanti, indimenticabile maestro, e le fotografie di artisti di vaglia come Marco Nicolini e Luciano Rossetti. Di rado è dato di assistere a un tema variopinto intenso come il jazz interpretato visivamente in modo così suggestivo. Linguaggi diversi ma la tensione, la curiosità espressiva, l’intuito recitano uno spartito unitario.
Si entra e ci si imbatte subito in una grande opera pittorica dove Franco ha dispiegato e centellinato coriandoli di colori, frammenti, inserti volanti in una sinfonia dissonante e insieme armonica, E si prosegue citando “E luce fu” quadro spiazzante e dai molti significati o magari “Libertà” con gente tumultuante e un selva di ombrelli spianati.
Tutto da vedere anche se ci sposta a vedere le immagini di Marco Nicolini che mai rinuncia a essere un pungente cantore dell’uomo, in questo caso dell’artista colto nell’attimo fuggente con uno Stefano Bollani dal sorriso spianato, Oscar Peterson in una composizione singolare come sono quelle dei tanti volti, degli strumenti in bella vista, di raccoglimenti pensosi, di dialoghi.
Luciano Rossetti, dalla ricca e acclamata carriera, invita a sostare con spnnti di rapidità attraente, intelligenza forbita, autorità nel cogliere la scansione geometrica ad esempio in un Enrico Rava tutto in diagonale, in un trio completamente nero su fondo aranciato o la singolarità di quei due che suonano immersi nell’acqua.
La rassegna attrae e subito conquista per i suoi mille echi, Apertura alle 11 alle13 e dalle 17 alle 23.