
Prevenire lo spreco alimentare dei consumatori nei ristoranti e nei servizi di ristorazione: è un progetto finanziato dalla Commissione Europea...
Prevenire lo spreco alimentare dei consumatori nei ristoranti e nei servizi di ristorazione: è un progetto finanziato dalla Commissione Europea di cui è partner Fipe Umbria, la Federazione dei pubblici esercizi aderente a Confcommercio. L’iniziativa coinvolge anche la società umbra Recuperiamo srl – Regusto, leader nazionale nel recupero delle eccedenze, e Nica srl, azienda informatica specializzata nella digitalizzazione per la ristorazione. La finalità è ridurre lo spreco alimentare nel settore della ristorazione, agendo in particolare sul comportamento dei clienti. Gli strumenti principali, che saranno testati su un campione di 40 ristoranti selezionati e monitorati da Fipe Umbria, sono la doggy bag e l’introduzione delle mezze porzioni. La sperimentazione prevede l’impiego di tecnologie avanzate di intelligenza artificiale per il monitoraggio in tempo reale dello spreco alimentare e l’evoluzione del comportamento dei consumatori.
"A fronte di una tendenza allo spreco ancora troppo diffusa nei comportamenti a casa e fuori casa, investire sull’educazione alimentare, rendendo più consapevoli i consumatori, è una nostra priorità - sottolinea Romano Cardinali, presidente di Fipe Umbria, presente l’assessore regionale Simona Meloni – scongiurando nel contempo l’introduzione di nuovi obblighi a carico delle nostre imprese, non sostenibili. Il settore in Umbria è infatti in grave affanno, principalmente a causa del mai risolto problema della concorrenza sleale, derivante da un sistema di controlli insufficiente che, pur con modalità diverse, consente in troppi casi a sagre, circoli e agriturismo di aggirare le norme e fare ristorazione, senza il carico fiscale e gli adempimenti che gravano sui ristoranti".
Silvia Angelici