
Il bilancio degli orari prolungati del minimetrò
Ben 1.800 passeggeri nel primo sabato notte di luglio del minimetrò, mentre la sera prima erano stati 1.200. Poi ci sono stati i dieci giorni di Umbria Jazz, lo sciopero e gli ultimi tre prolungamenti che invece hanno messo insieme circa 1.800 utenti. Sono i primi numeri che vengono resi noti e che da un lato dimostrano l’interesse per il "mini" che viaggia di notte e dall’altro che c’è però ancora tanto da lavorare. Proprio ieri è stata resa nota la determina dirigenziale con la spesa che ha sostenuto il Comune per allungare le corse fino all’1.45 per tre fine settimana (gli altri due erano compresi nel pacchetto di Umbria Jazz): si tratta di 53.722 euro (Iva compresa) per 28,5 ore di servizio in più rispetto all’orario normale, per un costo orario pari a 1.860 euro. Va aggiunto che in tutte le fasce di prolungamento (in totale 16 giorni) i ricavi della Minimetrò sono stati pari a circa 50mila euro, mentre nei dieci giorni di Umbria Jazz gli incassi hanno raggiunto la cifra di 140 mila euro. "Nel primo fine settimana, 4 e 5 luglio, come ho già avuto modo di anticipare, l’incremento dei passeggeri è stato del 30% rispetto all’analoga iniziativa del 2017 – spiega l’amministratore unico di Minimetrò Spa, Andrea Mazzoni –. successivamente i dati direi che sono stati in linea con quelli di iniziative analoghe effettuate in passato. Va aggiunto che in mezzo c’è stato uno sciopero, a causa del quale il prolungamento di orario non è stato effettuato e un fine settimana di tempo brutto che di sicuro non aiuta". E in più a inizio agosto la città si svuota, non va scordato. Insomma, alla fine parliamo di quasi cinquemila passeggeri in 5 giorni nell’orario tra le 21.30 e le due del mattino.
Mazzoni ribadisce, come aveva fatto nel corso della conferenza stampa di presentazione dei prolungamenti, che queste iniziative per una valutazione complessiva avrebbero bisogno di svilupparsi su un orizzonte di medio-lungo termine. "Credo ci siano spazi per poter insistere su questa fascia oraria che non è tipica di un servizio pubblico di trasporto – continua –. Se devo tirare una riga comunque, posso dire che sono molto soddisfatto: come ho già detto per il minimetrò servono azioni incentivanti che interessano l’intero sistema della mobilità cittadina. Ci sono temi come quello della Ztl, dei parcheggi a corona, della sosta selvaggia, piuttosto che delle Zone 30 che incidono anche su questo sistema di trasporto che resta comunque il più efficiente dell’Umbria, questo non va dimenticato". Ora la prossima mossa spetta al Comune: a quando i provvedimenti sulla nuova Ztl?
Michele Nucci