
Amanda Konx in una pausa di una delle udienze del processo
"Vorrei riconciliarmi con i familiari di Meredith". Lo dice Amanda Knox, intervistata da Newsweek a un paio di settimane dall’uscita della serie tv sulla sua storia. Sua storia che è anche quella dell’omicidio di Meredith, studentessa inglese uccisa a Perugia la sera dell’1 novembre 2007. Delitto per il quale Amanda è stata indagata, condannata e poi assolta definitivamente, al termine di una lunga vicenda giudiziaria che anche recentemente ha avuto un’ultima appendicae, in relazione alla condanna dell’americana per la calunnia a Patrick Lumumba, unica ipotesi di reato per la quale è stata riconosciuta colpevole.
Nell’intervista, Amanda afferma che le piacerebbe molto avere l’opportunità di riconciliarsi con i fratelli di Kercher, i genitori John e Arline sono morti nel 2020. "Abbiamo vissuto insieme un’esperienza molto traumatica, sarebbe molto bello e credo molto terapeutico per noi poterne parlare. Ma alla fine, il loro dolore è reale e totalizzante e i miei sentimenti riguardo al mio dolore non pretendono nulla da loro. Voglio solo che sappiano che voglio riconciliarmi con loro" ha dichiarato nell’intervista a Newseweek, nella quale ammette quanto questa possibilità sia remota, visto che la famiglia di Meredith, secondo lei, continua a credere che sulla morte della ragazza Knox nasconda qualcosa: "Sento che nulla di ciò che potrei dire potrebbe mai soddisfarli finché penseranno che io abbia qualcosa a che fare con la morte di Meredith o che sappia qualcosa a riguardo che non sto rivelando. Come se non sapessi cosa fare o cosa dire, se non che ho già detto tutto quello che so".
Nel corso del colloquio, Amanda ha ricordato anche di aver ritrovato da poco la prima lettera che aveva scritto alla famiglia Kercher dal carcere. Lettera della quale ha ricordato alcuni passaggi del testo: "Mi dispiace tanto per tutto quello che hanno passato e comprendo il loro dolore. E che quel dolore non se ne andrà mai e che voglio condividere con voi tutto ciò che so perché ve lo meritate da me, compresi tutti questi ricordi meravigliosi e meravigliosi che ho di vostra sorella. E mi piacerebbe avere l’opportunità di soffrire con voi, quindi sono qui, ad aspettarvi, se lo desiderate".
Ancora nell’itervista, Knox parla del rapporto con Giuliano Mignini, allora pm dell’inchiesta sull’omicidio, con cui, ha riferito, si scrive dal 2019 e che ha incontrato nel 2022. "Alcuni mi chiedono: 2È tuo amico?“ E io non so davvero come rispondere a questa domanda. È il mio carnefice ed è una persona che si preoccupa per me”, spiega. "Una conseguenza inaspettata del mettermi in quella posizione è che il termine avversario è diventato complicato da altri sentimenti e interazioni con questa persona".
"In generale, né io né la famiglia Kercher siamo stati soddisfatti delle iniziative intraprese da Amanda Knox nel corso degli anni, poiché sono ingiustificate e irrispettose della memoria della povera Meredith". Cosìcommenta, sempre con Newsweek, l’avvocato Francesco Maresca, legale della famiglia di Meredith. "Il suo comportamento ha sempre impedito qualsiasi riavvicinamento tra la famiglia di Meredith e la stessa Knox, essendo sempre stato esagerato ed estremamente eccessivo. Sono sicuro che non guarderanno la fiction perché ancora una volta viola la memoria della bellissima ragazza che era Meredith".