
L’attrice Grace Van Patten, nei panni di Amanda Knox, durante le riprese. in centro a Perugia (Foto Crocchioni)
La serie, l’ennesima, con l’annessa, ennesima anche questa, polemica. Al centro Amanda Knox, la giovane donna americana, finita al centro di uno dei più grandi casi mediatici degli ultimi decenni, quello dell’omicidio di Meredith Kercher che di Amanda era coinquilina e per la cui uccisione è stata indagata e processata. Fino ad essere dichiarata, in via definitiva, innocente come Raffaele Sollecito, con cui all’epoca si frequentava. Dieci anni di processi e di sentenze ribaltate, dopo la prima condanna e la successiva assoluzione in appello. Una vicenda che, per Amanda è proseguita ancora, con una serie di ricorsi per l’unica ipotesi per cui è stata condannata, ovvero la calunnia nei confronti di Patrick Lumumba, da lei accusato di aver ucciso Meredith. Solo quest’anno si è scritta la parola fine, dopo che la Corte europea dei diritti dell’uomo che riconosciuto la violazione dei diritti di difesa di Knox durante l’interrogatorio subito. La calunnia è stata confermata dalla Cassazione, i tre anni di reclusione Amanda li aveva già scontati in detenzione preventiva.
L’ennesima polemica è quella legata alla fiction che Amanda Knox ha prodotto insieme a Monica Lewinsky e che, come annunciato da Hulu, che la distribuirà, debutterà su Disney + il 20 agosto. Il titolo sarà “The twisted tale of Amanda Knox“. Saranno trasmessi i primi due episodi, secondo quanto riferiscono i media americani, e poi una puntata ogni mercoledì. La polemica sul caso tornerà, con tutta probabilità, ad accendersi come era successo al momento della realizzazione, perché alcuni set erano stati allestiti anche a Perugia, nei luoghi che, grosso modo, fecero da sfondo alla vicenda. L’autorizzazione concessa dal Comune di Perugia fece gridare allo scandalo perché la ferita che si era aperta dopo quel delitto, con la città precipitata in buco nero dal quale ha impiegato anni ad uscire, non è si è ancora completamente rimarginata.
E se, inizialmente, palazzo dei Priori aveva motivato la decisione di dare l’ok alla produzione, con l’opportunità di promuovere la città in un panorama internazionale a fronte di garanzie sui contenuti della serie e sul rispetto per la figura di Meredith Kercher e per Perugia, la sindaca Vittoria Ferdinandi aveva, poi, deciso di scrivere una lettera aperta alla città per quella decisione presa: "Voglio chiederti scusa nonostante io abbia scelto pensando di fare il meglio per te, per tutelarti. Nonostante io, come immagino tutti i sindaci del mondo, spengo la luce ogni sera e la riaccendo ogni mattina pensando solo ad onorare l’impegno di proteggerti, di custodirti e di valorizzarti. Ho pensato di farlo anche questa volta e invece, questa volta, forse non ci sono riuscita fino in fondo". Ora la serie è prossima ad essere trasmessa. Con la presumibile nuova polemica che il tempo non ha raffreddato.
Luca Fiorucci