
Un autista di Autolinee Toscane alla guida di un autobus
"Nuovi servizi notturni a Firenze? Come OO.SS. diciamo: dipende". Non un affondo quello dei sindacati di Autolinee Toscane, men che meno una chiusura, piuttosto un appello a sciogliere quanto prima una serie di nodi chiave, in primis la sicurezza. Così si contestualizza la nota diffusa ieri da Responsabili Territoriali Firenze di Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Faisa-Cisal che chiedono garanzie in vista della futura estensione del servizio – si parla di un avvio nei primi mesi del 2026 – con l’attivazione, annunciata dall’assessore alla mobilità Andrea Giorgio, di una decina di linee si servizio notturno in città. Però, dicono i sindacati, a un passo dall’accordo con l’azienda per la riorganizzazione del lavoro, che "senza una giusta organizzazione il rischio è uno spreco enorme di risorse e un’illusione alle persone in attesa".
"Alcuni mesi fa abbiamo proposto un dettagliato protocollo di misure per attutire il problema delle aggressioni e dei comportamenti scorretti a bordo" si legge nella nota diffusa ieri. "Misure – si premette – studiate sulle segnalazioni degli autisti stessi e basate esclusivamente sull’esperienza vissuta e che non vogliono prevaricare la competenza di Istituzioni o organismi ufficiali" ma che "si prefiggono di dare un contributo alla diminuzione dei fenomeni violenti, ormai troppo frequenti".
"Un protocollo – proseguono i sindacati – che nel proseguo della sua stesura ha visto una proficua collaborazione tra le scriventi OO.SS., Autolinee Toscane e Gest (per il personale della tramvia), le quali oggi hanno già raggiunto un’intesa definitiva ma rimangono in attesa di una sottoscrizione con il contributo attivo di Prefettura e Comune di Firenze, parti assolutamente protagoniste e necessarie in tema di sicurezza pubblica". "Oggi parlare di ampliamento del servizio, senza avere la condivisione di Prefettura e Comune nel protocollo sulla sicurezza ci rende davvero preoccupati e scettici".
Le organizzazioni sindacali si dicono inoltre pronte "ad aprire un confronto e a studiare le modalità più consone a garantire una tipologia di servizio notturno che possa essere funzionale alla città e alle necessità di mobilità della cittadinanza" ma al contempo precisano che "i soggetti interessati, devono avere il coraggio di decisioni importanti" poiché si tratta di "mettere in campo non solo autisti (si parla di quaranta o forse più operatori ndr) ma anche addetti e coordinatori al controllo dell’esercizio e personale di gestione dei guasti e dei depositi". Inoltre si chiedono certezze su "tempi di percorrenza e itinerari" viste le non poche problematiche legate a cantieri e strade intasate.
L’assessore Giorgio, dal canto suo, assicura che il confronto è quotidiano a partire dalla volontà da parte del Comune di "attivare nuove corsie preferenziali per snellire i tempi di percorrenza dei bus". Certo alcuni passaggi chiave devono ancora essere affrontati ma, ribadisce Giorgio, "c’è un tavolo strategico con l’azienda" e "stiamo iniziando a valutare inisieme quali sono le criticità di alcune linee e come si possono provare a superare". "Chiederò un incontro con i sindacati – conclude il responsabile del traffico che assicura come già in settembre "sarà organizzato un tavolo con l’azienda in cui saranno coinvolti i lavoratori fondamentali in questo processo ". "Lavoratori la cui sicurezza – conclude – è sempre stata una nostra priorità".
E. B.