
Le indagini della polizia hanno portato al fermo del 45enne sospettato delle violenze
È stato individuato e fermato il presunto responsabile della notte di inferno vissuto da una giovane asiatica nel centro di Perugia. Sequestrata e abusata per ore. Ferita, ma lucida e coraggiosa, tanto da riuscire a filmare il suo aguzzino senza farsene accorgere. Un tassello decisivo per la sua identificazione e l’arresto. Il presunto aguzzino della 21enne cinese è un afgano di 45 anni. Secondo quanto ricostruito dagli uomini della squadra mobile, in base al racconto della vittima e ai riscontri anche scientifici ottenuti, il 19 luglio la ragazza dopo essere stata avvicinata dall’uomo, si sarebbe convinta a seguirlo per vedere quello che avrebbe sostenuto essere il suo futuro ristorante. Un locale dove, le avrebbe promesso, anche lei avrebbe potuto lavorare non appena avrebbe aperto i battenti. Il locale effettivamente c’era, un esercizio commerciale in disuso che il 45enne avrebbe detto di essere in procinto di risistemare. Quando la 21enne ha provato a uscire per andarsene, sempre secondo il suo racconto, ha trovato la porta chiusa. L’uomo l’avrebbe prima palpeggiata, poi gettata a terra per stoppare il suo tentativo di divincolarsi. Successivamente, avrebbe ripetutamente abusato di lei, chiudendole la bocca con una mano per impedirle di urlare. Le violenze sarebbero proseguite per tutta la notte, mentre la ragazza è riuscita ad attivare la fotocamera del cellulare, filmando parte degli abusi. Solo al mattino, mentre il presunto aguzzino dormiva, la giovane è riuscita a uscire e rifugiarsi a casa. Solo dopo alcuni giorni la 21enne ha sporto denuncia ed è stata visitata in ospedale, dove le sono state riscontrate lesioni guaribili in 30 giorni. I rilievi della scientifica nel luogo del presunto stupro hanno evidenziato un dna compatibile con quello del sospettato, a cui era stato prelevato a sua insaputa un campione genetico, per alcuni giorni tenuto sotto controllo e, di fronte ai riscontri tecnici e al riconoscimento della vittima, fermato su disposizione del pm Mario Formisano. L’indagato è accusato di violenza sessuale aggravata, sequestro di persona e lesioni personali pluriaggravate.