SILVIA ANGELICI
Umbria

Sequestrata e violentata tutta la notte: c’è un arresto

I fatti sono avvenuti il 19 luglio in centro storico a Perugia. La vittima è una ragazza che era stata avvicinata con la scusa di farle vedere il futuro ristorante in ristrutturazione. Durante la nottata d'inferno la giovane è riuscita a filmare alcuni momenti del suo calvario

L'uomo è in carcere

L'uomo è in carcere

Perugia, 4 agosto 2025 - Avrebbe a un nome e un volto l'aguzzino di una ragazza ventenne, abusata e sequestrata tutta la notte in un locale del centro storico di Perugia. Si tratterebbe di un afghano di 45 anni. L'uomo  è  stato fermato, su disposizione della procura di Perugia, per violenza sessuale aggravata, sequestro di persona e lesioni personali pluriaggravate.  

E' stato rintracciato nel pomeriggio di ieri dalla Squadra mobile di Perugia. I fatti, invece, risalgono al 19 luglio scorso, ma la vittima ha esitato qualche giorno a denunciare l'accaduto perché  sotto choc. Secondo quanto denunciato, la ragazza e l'uomo si sono conosciuti nel centro storico, dopo che l'uomo l'ha avvicinata con una scusa. L'afghano le ha raccontato del ristorante che, lì a poco, avrebbe aperto a conclusione dei lavori di ristrutturazione, e, anche con la promessa di un eventuale lavoro futuro, l'ha convinta a seguirlo.

Una volta visitato il locale, la ragazza, così  ha denunciato, volendo andarsene, si è accorta che la porta era chiusa a chiave; è stata, quindi, palpeggiata e poi scaraventata a terra. L'uomo, coprendole la bocca per evitare che urlasse, l'ha quindi costretta ripetutamente a subire atti sessuali per tutta la notte, impedendole di uscire. La ragazza è riuscita ad attivare la fotocamera del cellulare, filmando, in questo modo alcuni momenti della violenza. Al mattino, mentre l'uomo dormiva, è riuscita ad allontanarsi e a tornare a casa.

Dopo alcuni giorni, la denuncia alla polizia. Le indagini, grazie ai video del cellulare, al suo racconto e a diverse testimonianze, hanno portato la polizia sulle tracce del sospettato, che è stato pedinato, e a individuare il luogo della violenza, dove sono stati effettuati rilievi da parte della scientifica. Le tracce trovate hanno permesso di individuare il dna dell'indagato. A quel punto, è scattato il fermo. L'uomo è ora in carcere in attesa dell'udienza di convalida.