
I controlli del comando provinciale di Perugia della Guardia di finanza
Oltre 100 lavoratori irregolari, 4 aziende su 10 non in regola sul fronte scontrini fiscali. Il 90% degli esercizi controllari senza canone Rai pagato. Ma anche 73 lavoratori in nero e 28 irregolari. Sono alcuni dei dati emersi dai controlli che il comando provinciale di Perugia della Guardia di Finanza ha disposto nel territorio proprio a contrasto dell’evasione fiscale e del lavoro sommerso.
Una delle attività di controllo più significative, anche numericamente, è quella relativa all’obbligo di emissione di scontrini e ricevute fiscali. Le fiamme gialle, in tutta la provincia, hanno eseguito 894 controlli nei primi otto mesi dell’anno, accertando violazioni in 351 casi, pari a un tasso di irregolarità di circa il 40%, con sanzioni accertate per circa 121mila euro. Una percentuale, viene evidenziato, che mette in evidenza l’importanza di mantenere alta la soglia di attenzione anche sulle forme di evasione apparentemente "minori".
Sono stati eseguiti, anche, 62 controlli finalizzati a riscontrare il corretto pagamento del canone Rai da parte dei titolari di esercizi pubblici: 58, ovvero il 90%, non aveva pagato. Positivi i controlli sull’utilizzo del pos, risultati corretti In tutti I casi. Sul fronte del lavoro sommerso, le fiamme gialle hanno effettuato 137 controlli in diversi comparti tra cui l’edilizia, la ristorazione, il commercio ortofrutticolo, l’agricoltura e l’organizzazione di eventi.
L’attività ha interessato i comuni di Bevagna, Costacciaro, Fossato di Vico, Bastia Umbra, Deruta, Gubbio, Città di Castello, Montone e Foligno e ha permesso di individuare 58 datori che impiegavano 73 lavoratori totalmente in nero e 28 irregolari, ossia assunti con inquadramenti errati o in assenza di comunicazione preventiva, per 1,2 milioni di euro di di sanzioni complessive. In particolare durante un controllo a Deruta, è stato scoperto un lavoratore straniero impiegato senza alcun titolo di soggiorno valido. Il datore di lavoro, un imprenditore di origine cinese, è stato denunciato per violazione delle norme sull’immigrazione, mentre al lavoratore è stato notificato un ordine di espulsione.
A Foligno, all’interno di un laboratorio di pasticceria di Foligno, i finanzieri hanno, invece, individuato tre dipendenti non regolarmente assunti, tra cui una lavoratrice che percepiva contemporaneamente l’indennità mensile di disoccupazione dell’Inps, per un importo complessivo di oltre 5.780 euro. La donna è stata segnalata alla Procura della Repubblica di Spoleto per indebita percezione di erogazioni pubbliche. Contestualmente, l’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Perugia ha disposto l’immediata sospensione dell’attività imprenditoriale nelle sue diverse sedi.
Luca Fiorucci