MAURIZIO BAGLIONI
Cronaca

San Francesco patrono d’Italia. Il 4 ottobre torna festa nazionale. Proietti: "Una gioia immensa"

Assisi, l’aula della Camera ha iniziato la discussione generale di un ddl per ripristinare la festività "L’Umbria accoglie con profonda soddisfazione l’avanzamento dell’iter parlamentare".

La Basilica di Assisi

La Basilica di Assisi

ASSISI

Far tornare il giorno di san Francesco, Patrono d’Italia, festa nazionale, come lo era fino al 1977. L’aula della Camera ha iniziato la discussione generale di un disegno di legge che potrebbe riportare il 4 ottobre tra le feste nazionali. Il ddl è già stato approvato, all‘unanimità, venerdì scorso, dalla commissione Affari costituzionali. l testo - la prima firma è del deputato Maurizio Lupi – sarà discusso alla Camera dei deputati e può contare sul sostegno già espresso da Fratelli d’Italia e Forza Italia. Intende ripristinare la festa nazionale nella quale "possono ritrovarsi sia i credenti che i non credenti", ha detto a relatrice Elisabetta Gardini (Fdi), ricordando come San Francesco si recò dal sultano al-Malik al-Kamil durante la quinta crociata, nel 1219, per tentare la pace. Il primo articolo del disegno di legge stabilisce che "al fine di celebrare e di promuovere i valori della pace, della fratellanza, della tutela dell‘ambiente e della solidarietà, incarnati dalla figura di San Francesco d‘Assisi, patrono d‘Italia, è istituita la festa nazionale di San Francesco d‘Assisi, da celebrare il 4 ottobre di ogni anno".

La presidente della Regione Stefania Proietti ha accolto con grande gioia la notizia dell’approvazione in commissione Affari costituzionali del disegno di legge che, ora all’esame della Camera, istituisce il 4 ottobre come festa nazionale dedicata a San Francesco d’Assisi. La proposta passerà successivamente al Senato per l’approvazione definitiva.

"San Francesco è il patrono d’Italia, è la voce della pace, della fraternità e del rispetto. Rendere il 4 ottobre festa nazionale significa restituire al nostro Paese un segno di unità e di valori. L’Umbria accoglie con profonda gioia l’avanzamento dell’iter parlamentare".

Maurizio Baglioni