CLAUDIO LATTANZI
Cronaca

"Ospedale, attendiamo fatti concreti". Il Cosp non fa sconti alla Regione

Comitato: "Ci auguriamo che i concorsi non vadano deserti e che i professionisti non rinuncino agli incarichi"

Nodo sanità

Nodo sanità

Nessun assegno in bianco a favore della Giunta regionale. Il Cosp, Comitato orvietano per la salute pubblica, spesso accusato di sostenere politicamente il centrosinistra, spiega di non avere nessuna posizione politica e di attendere i risultati concreti a favore dell’ospedale.

Il Cosp, presieduto da Emma Scanu, prende spunto dagli impegni che la presidente della Regione, Stefania Proietti, ha recentemente ribadito a sostegno dell’ospedale, per specificare che: "Sulla base delle precedenti, analoghe iniziative che furono sbandierate dalla precedente Giunta Regionale come la panacea di tutti i mali, rimaniamo ancora coi piedi per terra e attendiamo con speranza che i concorsi non vadano deserti o i vari professionisti rinuncino alla posizione. Poiché è proprio questo ciò a cui abbiamo assistito in passato".

"Ma evidentemente gli amministratori orvietani che frequentano il palazzo comunale si accorgono dei problemi sanitari solo ora che non hanno una giunta amica-dice Cosp-secondo noi cittadini, per far sì che i professionisti della sanità arrivino e restino sul territorio orvietano bisognerebbe soprattutto valorizzarli e premiarli, non solo da un punto di vista economico, ma anche professionale e di benessere generale. In altre parole bisognerebbe attivare, a monte, alcune strategie per rendere più attrattivo il nostro territorio dal punto di vista lavorativo".

Molto critico anche il giudizio su ciò che è stato fatto finora per l’ospedale: "Sul potenziamento dell’urologia, settore pressoché azzerato, diciamo con chiarezza che consolidare una “collaborazione positiva con Foligno“ che prevede la presenza due volte a settimana di uno specialista che viene in trasferta ad Orvieto non è affatto sinonimo di ricostituzione del reparto che, per essere definito tale, dovrebbe prevedere un numero adeguato di personale medico ed infermieristico".