
Diffida alla riattivazione dell’impianto di coincenerimento Bioter di Maratta "in assenza delle necessarie garanzie ambientali, sanitarie e partecipative". E’...
Diffida alla riattivazione dell’impianto di coincenerimento Bioter di Maratta "in assenza delle necessarie garanzie ambientali, sanitarie e partecipative". E’ l’oggetto dell’atto inoltrato dall’associazione Verdi, ambiente e società (Vas) a Regione, Comune, Arpa, Usl e Prefettura. Diffida quindi "alla messa in esercizio dell’impianto di coincenerimento in oggetto - si legge nel documento – , fino a che non siano rispettate le seguenti condizioni: redazione e pubblicazione di una Valutazione di Impatto Sanitario (Vis) indipendente, con dati epidemiologici aggiornati e valutazioni di rischio per la salute umana e l’ambiente, specificamente per la Conca Ternana, area ad elevato rischio sanitario; completamento dei monitoraggi ambientali e sanitari, come prescritto nella Determinazione Dirigenziale 2748/2017, con particolare riferimento a Emissioni in atmosfera (CO, NOx, SO2, polveri, metalli pesanti, IPA, diossine, mercurio, PCB) e bioaccumulo per ricaduta nelle matrici ambientali, scarichi in acqua e in fognatura, con definizione chiara delle modalità di monitoraggio dei reflui industriali, indagini sulle acque sotterranee e sul possibile inquinamento delle falde acquifere da parte delle sostanze utilizzate nell’impianto; garantire la partecipazione pubblica, con la convocazione di un’assemblea pubblica e la consultazione delle parti interessate (comunità locale, associazioni ambientaliste, istituzioni), come previsto dalla Convenzione di Aarhus e dalle normative nazionali ed europee in materia ambientale; adempimento delle prescrizioni dell’Aia vigente (Analisi di Impatto Ambientale), comprese tutte le prove di collaudo, le misure di controllo e le verifiche sui parametri emissivi". In caso di riavvio, Vas promette ricorso al Tar ed esposti in Comune e alla Commissione Europea.