SARA MINCIARONI
Cronaca

Troppi lutti sulle strade umbre, appello dei familiari delle vittime: "Servono più autovelox e agenti"

Passignano, parla la presidente dell’Aifvs Patrizia Ramponi che perse un figlio di 18 anni: "Problemi affrontati in modo frammentario senza conoscere la realtà di questo disastro"

Uno degli ultimi incidenti in Umbria

Passignano, 12 giugno 2024 – «Non possiamo fare finta di nulla. Non possiamo stare zitti. I 44 morti nelle 72 ore dell’ultimo fine settimana 7-9 giugno 2024. Un tristissimo record nel 2024. Non possiamo più proseguire con questa conta". Da un mese Patrizia Ramponi è stata nominata referente di sede dell’Aifvs Nazionale (Associazione Italiana Familiari Vittime della Strada) per Perugia con sede a Passignano. Sua figlia Federica porta avanti l’associazione ’Andrea Nardini’ per onorare la memoria del fratello morto a 18 anni in un incidente, con iniziative di sensibilizzazione.

«Stiamo ampliando lo statuto e i progetti per il supporto psicologico ai familiari – spiegano - Qualcuno deve spiegare cosa manca al nostro Paese per essere un membro autorevole nell’Unione Europea, visto che stiamo mandando ben 76 parlamentari al Parlamento Europeo. Non possiamo pensare che la battaglia agli autovelox, la chiusura dei distaccamenti della Polizia Stradale, gli organici depauperati delle Polizie Locali, un frammentato modo di risolvere i problemi senza sapere i veri numeri del disastro stradale, non siano le cause indirette di questo risultato.

Tra venerdì 7 giugno e domenica 9 giugno, sono state 44 le vittime sulle strade italiane per incidenti, in netto aumento rispetto al fine settimana precedente quando le vittime furono 36. Fra le 44 vittime 11 avevano meno di 35 anni. Sono state 6 le vittime in Lombardia e in Lazio, 5 in Sicilia, 4 in Friuli-Venezia Giulia, Umbria e Campania, 3 in Veneto, Sardegna, 2 in Piemonte, Trentino-Alto Adige e Marche e 1 in Emilia-Romagna, Toscana e Puglia". "Un dato, quello dell’Umbria che non vorremmo avere. Tre delle vittime al Trasimeno. Uno dei deceduti delle Marche era di Magione".