Marinelli lascia Afas. L’addio dopo soli 7 mesi

Se non è un autogol poco ci manca. Damiano Marinelli lascia Afas, l’Azienda speciale delle farmacie comunali di Perugia. La sua nomina a presidente risale al dicembre scorso, ma dopo meno di sette mesi ha già rimesso il suo incarico. Cosa è successo e perché Marinelli ha dato le dimissioni? A Palazzo dei Priori le bocche sono cucite. Si parla di impegni lavorativi, ma anche di forti tensioni dentro Afas proprio tra Marinelli e la dirigenza dell’azienda. Il manager perugino lavora nel mondo farmaceutico ed è stato tra coloro che risposero all’Avviso pubblico di interesse, pubblicato dal Comune a novembre, proprio per l’individuazione del presidente e dei consiglieri Afas.

Parliamo di un imprenditore indipendente che qualche anno fa ha deciso, da solo, di mettersi al servizio della comunità dei proprietari di farmacie tramite la sua azienda che si chiama “Farmamico” e che opera fuori dall’Umbria. Con un trascorso importante nel settore commerciale farmaceutico e moltissima esperienza maturata sul campo, Marinelli aiuta a gestire in maniera efficace le farmacie sia dal punto di vista logistico che operativo. L’impreditore prese il posto di Francesco Diotallevi, che era stato nominato presidente dall’allora sindaco Andrea Romizi. Qualche consigliere comunale di opposizione, in maniera velata, ha sollevato in alcune occasioni il possibile conflitto di interessi proprio per il tipo di attività svolta da Marinelli. Conflitto però che secondo la normativa si può concretizzare di fronte ad atti formali concreti e non certo sulla base degli incarichi e della professione che uno svolge, tanto più se opera in realtà diverse e geograficamente non contigue. Detto ciò, Radio Palazzo riferisce però di un clima niente affatto sereno in Afas dopo il suo arrivo. Con la presunta volontà di Marinelli di rivedere gli incarichi dei manager con i quali fin dal debutto il rapporto è stato subito "complicato". Una situazione ad alta tensione andata avanti per mesi che unita agli impegni lavorativi di Marinelli, ha fatto saltare il tappo. Una "grana" per la sindaca Vittoria Ferdinandi, costretta ora a pubblicare un nuovo bando e ricominciare la "caccia" a una nuovo presidente.

M.N.