
Sono 6.500 i pellegrini delle otto diocesi dell’Umbria oggi a Roma per il Pellegrinaggio giubilare regionale per riscoprire l’essere cristiani...
Sono 6.500 i pellegrini delle otto diocesi dell’Umbria oggi a Roma per il Pellegrinaggio giubilare regionale per riscoprire l’essere cristiani portatori di gioia e di speranza. Li accompagnano i vescovi umbri nel cammino verso il passaggio della Porta Santa della basilica di San Pietro e all’incontro con papa Leone XIV al quale sarà portato in dono dall’Umbria un ulivo e una brocca di Deruta con l’olio, e 400 litri di olio per le mense seguite dalla carità del Papa.
Nella basilica di San Pietro monsignor Renato Boccardo, arcivescovo di Spoleto-Norcia e presidente della Conferenza episcopale umbra (Ceu), concelebra con i vescovi e con 150 sacerdoti dell’Umbria la santa messa. La celebrazione sarà animata dal coro composto da vari cantori delle diverse diocesi diretto da don Sergio Rossini. "Il pellegrinaggio è uno degli elementi classici e portanti del Giubileo – ricorda Boccardo –. Come vescovi abbiamo voluto un unico grande pellegrinaggio proprio per dire che è tutto il popolo di Dio che sta in Umbria che vuole accogliere il dono della grazia giubilare. Ci sentiamo anche rappresentanti di tutto il popolo, credenti e non credenti, che abita la nostra bella regione e dunque non è soltanto un movimento che interpella, interessa il singolo, ma è un qualcosa che carica tutti i pellegrini di una rappresentanza: portiamo con noi le gioie, i dolori, le fatiche e le speranze del popolo umbro per affidarli al Signore, per chiedere per tutti l’abbondanza della sua grazia e della sua benedizione. Un dono particolare per tutti noi l’incontro con papa Leone XIV, che benevolmente ha accettato la nostra richiesta di poterlo incontrare, di poter ascoltare la sua parola che già pensiamo sarà per noi come un indirizzo, per la vita di discepoli".