
La processione nel centro storico
"Il giorno volge al tramonto, la folla sente il morso della fame, il luogo è deserto: con rapidi schizzi il Vangelo traccia un affresco, in cui non fatichiamo a collocare anche questa nostra stagione, così povera di memoria da esporsi sempre nuovamente alla tragedia della guerra. Il sole tramonta sul deserto dei grandi organismi internazionali, sull’inefficacia della diplomazia, sulla debolezza della politica, sulla parzialità dell’informazione". Così l’arcivescovo Ivan Maffeis ha esordito nell’omelia della solennità dal Corpus Domini celebrata ieri a Perugia, in San Lorenzo, commentando il Vangelo di Luca della “moltiplicazione dei pani e dei pesci”. Solennità culminata con la tradizionale processione del Santissimo Sacramento per le piazze e le vie del centro storico fino alla basilica di San Domenico. Centinaia di fedeli hanno partecipato insieme a sacerdoti, diaconi, religiosi e religiose, bambini e bambine della prima comunione delle parrocchie del centro, rappresentanti degli ordini cavallereschi di Malta e del Santo Sepolcro, della Confraternita del Santissimo Sacramento, dell’Azione Cattolica e dell’Unitalsi. Una festa all’insegna del raccoglimento, della preghiera, del canto animato dalla Corale Laurenziana, dei colori come l’infiorata con i segni eucaristici realizzata in piazza IV Novembre da alcuni giovani dei quartieri di Ferro di Cavallo e di Santa Lucia guidati da Barbara, giovane artista, e le varierà di fiori che rendevano assai festoso l’altare di San Domenico con sullo sfondo la grande e splendida vetrata gotica policroma nell’abside. Presenti le autorità civili durante la celebrazione in cattedrale e al passaggio della processione con il Santissimo sostando in preghiera davanti ai palazzi istituzionali.