
Il decreto Salvini prevede che sulle strade con limite inferiore a 50 chilometri orari non si possono fare controlli con autovelox
"Il decreto Salvini prevede che sulle strade con limite inferiore a 50 chilometri orari non si possono fare controlli con autovelox e quindi questo vale anche per le cosidette Zone 30". La comandante della polizia locale di Perugia, Nicoletta Caponi, non entra nel merito della vicenda politica che infiamma il dibattito nel capoluogo da alcuni giorni. Ma interpellata da La Nazione si limita a ricordare in linea generale cosa prevede il nuovo codice delle strada in merito ai controlli elettronici e che di conseguenza "non è stato disposto alcun servizio per il controllo della velocità nelle Zone 30 che sono entrate in vigore nelle settimane scorse".
Le aree interessate sono attualmente quelle della zona di Fontivegge, in cui sono scattate le ordinanze sul limite di velocità a 30 orari. Più in futuro ci sarebbero quelle contenute nell’ordine del giorno approvato in Consiglio comunale lunedì scorso. Poche parole quelle della comandante Caponi, ma eloquenti rispetto alle uscite di alcuni consiglieri di opposizione del centrodestra che hanno agitato lo spettro delle multe e del taglio di punti sulla patente per chi avesse superato quel limite di velocità. A dirla tutta – per i distratti – già nelle zone a traffico limitato è previsto il limite dei 30 all’ora, ma in tanti evidentemente non se ne sono ancora accorti.
Va anche detto che rispetto all’ultimo decreto del ministro Matteo Salvini, sulle Zone 30 – che lo stesso ministero ha previsto divulgano una circolare apposita – ci sono alcune deroghe. Il provvedimento di base, come spiegato dalla comadannte, prevede che in ambito urbano, non sia consentita l’installazione di autovelox su tratti con limite di velocità inferiore a 50 km/h. I controlli con autovelox, però, possono essere effettuati solo in casi eccezionali molto motivati (ad esempio su strade strette o con conformazioni irregolari) e su tratti della lunghezza minima di 400 metri.
Sul tema, tra gli altri, in questi giorni ha preso posizione anche Forum Mobilità Urbana Umbria: "Sacrificare un tema così importante come la sicurezza stradale per fare qualche polemicuccia partitica sui social è deprimente e deludente. Il Pums di Perugia (come le Zone 30 mai attuate) è del 2019 con al governo il centrodestra. La polemica dovevano farla sulla necessità di fare velocemente questi cambiamenti e di attuare il piano, e invece...". Poi Michele Guaitini, che ha ricordato come la consigliera di FdI, Margherita Scoccia, nel suo programma di candidata a sindaca avesse proprio inserito le Zone 30: "Anche lei da assessora andava tanto fiera della progettualità su Fontivegge, inclusa la zona 30 del Bellocchio. Grossa delusione vedere che insegue una onda populista ridicola".
M.N.