
Il Parco Ranghiasci
Ha chiuso i battenti da circa una settimana Parco Ranghiasci, che da lunedì è inaccessibile a scopo precauzionale, in vista dei lavori di riqualificazione da eseguire a settembre. Una decisione presa anche a seguito di interventi recenti dei Vigili del fuoco, a luglio, su alcune tipologie di specie arboree che necessitano di manutenzione adeguata o abbattimento, come sottolineato anche dall’agronomo Mauro Frattegiani in seguito alla sua valutazione.
Una volta eseguiti gli interventi di messa in sicurezza degli alberi presenti nel Parco Ranghiasci, dovrà essere prodotta una relazione tecnica da parte del Responsabile del Progetto/Direttore dei Lavori, dalla quale risulti che gli interventi realizzati, garantiscano che è stata ristabilita la piena sicurezza, che sia stata eliminata ogni forma di pericolo per la pubblica e per la privata incolumità e che possa essere revocata l’ordinanza di chiusura e conseguentemente riaperto il Parco Ranghiasci al pubblico. Per quanto riguarda gli interventi di riqualificazione dell’oasi verde incastonata nel centro storico di Gubbio è di poche settimane fa l’accordo di partenariato stipulato tra Comune di Gubbio e Provincia di Perugia, i due enti comproprietari del Parco, per intervenire concretamente nell’area.
In particolare, l’accordo ha il fine di pensare e realizzare quattro percorsi tematici (percorso del verde – architettonico – culturale – del benessere), che inseriti all’interno del Parco Ranghiasci renderanno l’area verde tappa del "Percorso Frate Lupo" che dalla Chiesa della Vittorina arriva alla Basilica di Sant’Ubaldo. Un progetto di riqualificazione e valorizzazione che sarà reso possibile la partecipazione al bando regionale "SRD07 – Investimenti in infrastrutture per l’agricoltura e per lo sviluppo socioeconomico delle aree rurali – Azione 4".
Federico Minelli