
PERUGIA - "Lo avevamo inserito nel Pums, avevamo sostenuto con convinzione la posizione, originale dell’amico e architetto Mariano Sartore sull’esigenza...
PERUGIA - "Lo avevamo inserito nel Pums, avevamo sostenuto con convinzione la posizione, originale dell’amico e architetto Mariano Sartore sull’esigenza di trovare equilibri sostanziali tra le chiusure ztl, la sicurezza dei pedoni e la vivibilità. Ben vengano le aree 30. Ben vengano le giuste regole sul tema per una città moderna e che non può perdere ciò che è stato fatto in questi anni. Le aree 30 non devono essere uno strumento politico ma un modo di organizzare insieme la città e come vogliamo viverle. Rispettando il commercio, i bambini e le esigenze più diverse che in molti casi non vengono considerate dai più". A rompere le uova nel paniere del centrodestra ci pensa l’ex assessore della seconda Giunta-Romizi, Gabriele Giottoli (tra l’altro anche candidato con la coalizione di centrodestra alle ultime elezioni amministrative). E’ lui che con un post sui social network contraddice con convinzione quanto sostenuto dalla ex collega di Giunta e leader del centrodestra comunale, Margherita Scoccia. La rappresentante di Fratelli d’Italia, infatti, dopo l’approvazione della maggioranza di centrosinistra di un ordine del giorno sulle Zone 30, era stata lapidaria. "In otto grandi aree (San Sisto, Ponte San Giovanni, via Birago, Borgo XX Giugno, via Pinturicchio, piazza Grimana, Porta Conca e Balanzano) la nostra città avrà il nuovo limite di velocità a 30 chilometri orari. Chi verrà sorpreso alla guida a 41 chilometri orari rischierà dai 173 ai 695 euro di multa e tre punti di decurtazione dalla patente. Il provvedimento ha un solo beneficio ed è per le casse comunali: ritiratelo". Presa di posizione che ha sollevato un vespaio di polemiche, con molti che hanno fatto notare a Scoccia come le Zone 30 fossero uno dei temi che sosteneva con convinzione nella sua campagna elettorale da candidata a sindaca.