PAOLO IPPOLITI
Cronaca

Centrale dello spaccio in casa. La Procura chiede il processo per un 45enne di San Giustino

Le indagini della polizia locale erano scattate dopo le numerso segnalazioni dei cittadini stanchi degli “strani movimenti“ nei pressi dell’abitazione.

Il procuratore di Perugia, Raffaele Cantone

Il procuratore di Perugia, Raffaele Cantone

Aveva trasformato la sua abitazione in una frequentatissima centrale di spaccio. Per questo un uomo di 45 anni, residente a San Giustino, è finito al centro di una indagine della Polizia locale al termine della quale stato chiesto il suo rinvio a giudizio dalla Procura di Perugia. I fatti risalgono allo scorso anno, con le indagini che si sono sviluppate tra aprile e giugno. A collaborare con le forze dell’ordine gli stessi sangiustinesi stanchi della situazione. "Fondamentale per il buon esito della attività – dice infatti la Procura – le segnalazioni dei cittadini. Gli agenti hanno ricevuto nei primi mesi del 2024 una serie di segnalazioni relative ad un continuo via vai di persone di tutte le età che di notte e di giorno si recavano a casa dell’imputato per uscirne subito dopo". Da qui il lavoro della Polizia locale, fatto di "osservazione, controlli, pedinamenti" a tutte le ore. Gli agenti hanno scoperto che era il 45 enne "a cedere lo stupefacente o all’interno della propria abitazione oppure mediante il passaggio attraverso il finestrino da automobile a automobile". Controllati gli acquirenti, si è passati ad una perquisizione locale e personale eseguita dalla Polizia locale di San Giustino con l’ausilio di unità cinofile, che ha permesso di trovare cocaina divisa in dosi, un bilancino di precisione, un involucro contenente sostanza allo stato grezzo e pronta per essere confezionata. Dalle analisi è emerso che la sostanza aveva un principio attivo di oltre il 70% da cui si sarebbero potute ricavare oltre 50 dosi pronte per essere smerciate.

Pa.Ip.