REDAZIONE UMBRIA

“Celle inumane, carceri umbre vicine all’implosione”. La denuncia del Garante dei detenuti

Le quattro strutture carcerarie dell'Umbria ospitavano al 31 marzo scorso 1.639 detenuti a fronte di una capienza di 1.339. Cioè 300 in eccesso. “Rotto ogni equilibrio su cui si basa la convivenza nelle carceri e il primo a patire è il personale penitenziario”

Un cortile del carcere di Terni (Pianeta Foto)

Un cortile del carcere di Terni (Pianeta Foto)

Perugia, 5 maggio 2025 – La situazione delle carceri umbre è sempre più critica come denuncia Giuseppe Caforio, Garante dei detenuti della Regione Umbria. Caforio parla di «carceri umbre oramai prossime alla implosione», aggiungendo che «anche la Corte dei Conti, per i profili contabili, sancisce la gravità della situazione».

Caforio aggiunge: «I giudici contabili hanno fotografato la situazione al 31 agosto 2024, ma nei successivi otto mesi e fino ad oggi la situazione si è aggravata e di molto sia in termini di sovraffollamento che di carenza di personale penitenziario e dell'area socio sanitario» afferma parlando all’Agenzia Ansa della relazione «Infrastrutture e digitalizzazione: Piano Carceri». I dati sono chiari:  le quattro strutture carcerarie dell'Umbria ospitano al 31 marzo scorso 1.639 detenuti a fronte di una capienza di 1.339. Cioè 300 in eccesso.

«Abbiamo avuto tre morti - rileva l'avvocato Caforio - ma la sofferenza fatta di atti di autolesionismo, mancanza di cure sanitarie e condizioni delle celle inumane ha rotto ogni equilibrio su cui si basa la convivenza nelle carceri e il primo a patire è il personale penitenziario che supplisce oltre ogni limite alle gravi carenze, ma che ne subisce le conseguenze. È ora che il Parlamento prenda atto di questa situazione e si assuma la responsabilità di decidere».