CRISTINA CRISCI
Cronaca

Badia Petroia, festa grande in abbazia. La cripta riaperta dopo il restauro

Trent’anni di chiusura tra lavori e intoppi amministrativi. Domenica don Adolfo Vichi ha celebrato la messa

Grande gioia dei fedeli per la riapertura dell’abbazia

Grande gioia dei fedeli per la riapertura dell’abbazia

Una giornata di festa, emozione e memoria condivisa: così Badia Petroia ha accolto la tanto attesa riapertura della cripta dell’abbazia benedettina, tornata finalmente accessibile dopo oltre trent’anni di chiusura, tra lavori e intoppi amministrativi. Il senso di questa giornata per la comunità locale sta nelle parole del parroco don Adolfo Vichi, che ha seguito la vicenda per decenni: "Avevo quasi perso la speranza di poter celebrare di nuovo nella cripta prima di morire. Oggi il sogno si è realizzato. La grande partecipazione della gente è per me la gioia più grande". Anche il sindaco Luca Secondi, sottolinea l’importanza corale del risultato: "Un percorso pluridecennale, con ostacoli e intoppi, ma alla fine ci siamo arrivati, grazie all’impegno di professionisti, maestranze e soprattutto della comunità di Badia Petroia, che non ha mai smesso di crederci". Tantissime le persone che hanno gremito la chiesa e l’atrio antistante, testimoniando con la loro presenza l’attaccamento profondo a questo luogo millenario. La cripta (che risale al XII secolo) era chiusa al culto dal 1995, anno dell’ultima celebrazione (un battesimo): i danni causati dai terremoti e le fragilità strutturali avevano reso necessario un lungo consolidamento, avviato negli anni 2000 e terminato in più fasi grazie ai fondi dell’8xmille della Chiesa cattolica, al contributo di Diocesi, Regione e Soprintendenza oltre al sostegno di cittadini e associazioni locali. Dopo il terremoto del 1997 e ulteriori problemi statici, la cripta era rimasta imprigionata per anni tra puntellamenti provvisori e lavori interrotti. Oggi - col progetto dello studio Tosti e associati, coordinato dall’ingegner Giuseppe Lacava per la Soprintendenza - il luogo è tornato a vivere con una rinnovata stabilità e un moderno sistema di illuminazione. Solo nelle ultime fasi dei lavori, la Soprintendenza umbra ha investito oltre 230 mila euro.

La celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo Luciano Paolucci Bedini ha dato avvio alla mattinata inaugurale di domenica, seguita dal momento istituzionale e dalla visita. Nelle prossime settimane, la Curia diocesana organizzerà un incontro con la comunità di Badia Petroia per illustrare le tappe che hanno portato al recupero dell’abbazia fino ad ora e quali potranno essere ulteriori passi in avanti da mettere in "cantiere" nel futuro prossimo.

Cristina Crisci