
Area camper: nel 2016 l’inaugurazione ma alcuni problemi che ne limitano l’efficienza non sono stati ancora risolti
Era il 15 maggio del 2016, una bella giornata di sole di 9 anni fa, quando a San Feliciano venne inaugurata la nuova area camper che, venne detto durante il taglio del nastro, si candidava ad essere "una delle migliori tra Umbria e Toscana". A quasi un decennio di distanza qualcosa non va ancora. Tra gli utenti se ne comprende al volo la ragione: "Area sosta con alto potenziale ma poco sfruttata – la prima recensione. Gratuita nei mesi invernali. Ci sono le colonnine della corrente ma non hanno mai funzionato. C’è tanto verde intorno ma non è curato. Non esiste ombra. Carico e scarico comodo e funzionante. Quindi in estate si pagano 18 euro per parcheggiare 24 ore, tanto vale stare in libera". Argomento su cui periodicamente l’opposizione si è fatta sentire: nel Consiglio comunale di fine settembre 2020 era stata presentata un’interrogazione avente come oggetto “Richiesta chiarimenti su assenza fornitura di energia elettrica presso l’area camper di San Feliciano“ in cui chiedevano delucidazioni all’amministrazione sull’assenza di energia elettrica e di una gestione della stessa, tenendo conto di due aspetti: l’entità dell’investimento per la sua realizzazione e le conseguenze in termini di fruibilità dell’area stessa da parte dei camperisti. La medesima interrogazione è stata presentata di nuovo nel Consiglio comunale del giugno 2021. E infine la scorsa settimana, una nuova interrogazione sul tema è stata presentata dalla consigliera Michela Alvisi e dal collega Marco Menconi: "A distanza di diversi anni sembrerebbe che la situazione dell’area camper non sia cambiata" scrivono gli amministratori di centrodestra che interrogano il sindaco e la Giunta comunale per chiedere di riferire relativamente alla situazione attuale, perché, "nonostante l’importante investimento per la sua realizzazione manca l’energia elettrica e non esiste ancora ad oggi una gestione, eppure a distanza di anni la situazione è rimasta invariata". "La risposta che abbiamo ricevuto – conclude Alvisi –? esattamente la stessa che ci fu data nel 2020 e cioè l’impegno a trovare una soluzione entro l’anno. A questo punto non ci resta che sperare che sia la volta buona". Il potenziale è davvero alto, la vicinanza all’imbarcadero per Isola Polvese e la posizione a sfioro sul Trasimeno ne fanno l’area di sosta tra le più suggestive del comprensorio.
Sara Minciaroni