GIOVANNI FIORENTINO
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Da Rovereto a Capo Nord in bici per ricordare la moglie: l'impresa di Sabatelli

Il settantaduenne Pierluigi Sabatelli, residente a Bagno a Ripoli, ha pedalato per 4mila km da Rovereto a Capo Nord partecipando alla "North Cape 4000". "Mia moglie avrebbe voluto vedere l'aurora boreale, l'ho fatto per lei"

Pierluigi Sabatelli celebrato all'arrivo

Pierluigi Sabatelli celebrato all'arrivo

Bagno a Ripoli, 4 settembre 2025 - “Mia moglie avrebbe voluto vedere l'aurora boreale: purtroppo non ce l'ha fatta. L'ho fatto per lei, in primis”. Pierluigi Sabatelli ha così indicato la ragione che lo ha spinto e motivato a salire sulla mountain bike e a pedalare per quattro migliaia di chilometri, dal Trentino Alto Adige a Capo Nord. Nato nel 1953 a Sassocorvaro, residente a Bagno a Ripoli, ha affrontato la “North Cape 4000 – VIII edizione”, un evento di Ultra Cycling senza supporto, in assoluta autonomia, percorrendo oltre 4mila km da sud a nord dell’Europa. “Quella di correre in bicicletta è sempre stata la mia passione. Ho corso fino a quando avevo 27 anni, riprendendo poi a 40 – ha aggiunto Pierluigi – avevo poi deciso di smettere di nuovo qualche anno fa, quando mia moglie si ammalò, per starle vicino. Ho ricominciato per una promessa che avevo fatto a lei: prima di andarsene, mi chiese espressamente di ricominciare. E stimolato anche da mia figlia, sono ripartito”. Partito il 26 luglio scorso da Rovereto, Pierluigi ha raggiunto Capo Nord il 20 agosto, portando con sé soltanto lo stretto necessario. In 26 giorni consecutivi, ha attraversato otto nazioni (Italia, Austria, Germania, Repubblica Ceca, Polonia, Svezia, Finlandia e Norvegia) attraversando anche il Circolo Polare Artico. Ha percorso in media circa 159 km al giorno, riservandosi gli ultimi 30 chilometri il giorno dell’arrivo, affrontando pioggia, freddo, fatica, fame e il limite di non padroneggiare la lingua inglese. Mentre pedalava sul territorio tedesco poi, Pierluigi ha dovuto affrontare anche un imprevisto: il telaio della bici si è spezzato a causa di una caduta. Con un guizzo di fantasia, lo ha rattoppato con materiali di fortuna, riuscendo a proseguire e concludere il viaggio. E al traguardo, a Capo Nord, lo attendeva a sorpresa la sua famiglia, che lo aveva sostenuto da lontano per tutto il viaggio. Un abbraccio che ha suggellato oltre tre settimane di fatica e dedizione, oltre al coronamento di una sfida capace di andare oltre lo sport.

G.F.