
Il giorno della partenza ha salutato la moglie Francesca affacciata alla finestra. Poi il viaggio verso il Friuli .
Quarto giorno di viaggio per Lorenzo Cherubini, alias Jovanotti, che questa mattina è ripartito da Chioggia per una nuova tappa del suo tour a pedali. Un’avventura iniziata domenica scorsa dal cuore della sua Cortona, con una partenza carica di emozione: prima di salire in sella, ha salutato la moglie Francesca, affacciata alla finestra. "Ciao amore!", le ha gridato chiudendo il cancello, ricevendo in cambio l’affettuoso monito: "Stai attento!". Un gesto semplice che ha dato il via a un viaggio simbolico, che si concluderà sabato ai Laghi di Fusine, in Friuli-Venezia Giulia, con il concerto del No Borders Music Festival, riservato a 6.000 ciclisti. Un’impresa vera, raccontata giorno per giorno sui suoi social tra aneddoti, immagini e riflessioni. "La mia gamba è da testare – ha detto – questo viaggio è quasi un esorcismo. Un’esperienza nuova: un viaggio vero in bici in Italia non l’ho mai fatto". I chilometri previsti sono 770, uno per ogni giorno trascorso dall’incidente in bicicletta del 2023 che gli causò gravi fratture e una lunga riabilitazione. Ora Lorenzo è tornato in sella con entusiasmo, determinazione e un pizzico di dolore che accompagna ogni tappa. Dopo aver superato i 2.500 metri di dislivello della prima tappa fino a Bagno di Romagna, Lorenzo ha proseguito fino a Castrocaro Terme e ieri ha raggiunto Chioggia, attraversando l’Emilia-Romagna e facendo tappa anche a Ravenna. Nel viaggio si sono uniti a lui compagni d’eccezione: l’amico fraterno Daniele Bennati, campione aretino ed ex CT della nazionale, l’olimpionico Paolo Bettini, il DJ Benny Benassi e l’osteopata biturgense Federico "Fred" Morini, già al suo fianco nel tour del Pala Jova 2025. Durante le tappe, Lorenzo non rinuncia a momenti di condivisione: si ferma a parlare con i fan, si concede selfie, assaggia specialità locali e si lascia ispirare dai paesaggi. Ogni tratto è un pezzo di racconto, ogni incontro un frammento di canzone. Il concerto finale non sarà solo musica, ma l’epilogo di un viaggio collettivo. L’accesso sarà consentito solo a chi arriverà in bicicletta, lungo percorsi a impatto zero proposti dagli organizzatori. Un evento che unisce sport, natura e condivisione. Il traguardo è sempre più vicino: venerdì pomeriggio lo attende la band per le prove generali. Prima, però, ci sono ancora chilometri da macinare, incontri da vivere e paesaggi da attraversare, spingendo sui pedali con la forza delle gambe e l’energia di chi trasforma ogni tappa in un inno alla libertà, al ritmo e alla voglia di rinascere.