MONICA LEONCINI
Cronaca

L’impresa di Capo Nord. Fornoli festeggia il suo esploratore

E’ tornato a casa dopo aver percorso in bici 4500 km in tutto il mondo. Lucio Folegnani e la figlia Elena accolti con grande emozione in paese.

Il grande risultato raggiunto da Lucio Folegnani, arrivato a Capo Nord

Il grande risultato raggiunto da Lucio Folegnani, arrivato a Capo Nord

Arrivando a piedi, da casa sua, ha visto da lontano gli amici del paese pronti a festeggiarlo. E si è commosso, esattamente come ha fatto pochi giorni fa a Capo Nord. I villafranchesi Lucio Folegnani e la figlia Elena hanno affrontato un viaggio di oltre un mese che li ha portati a percorrere circa 4500 chilometri, attraversando Italia, Austria, Germania, Danimarca, Svezia, Finlandia, Norvegia per raggiungere l’estremo nord dell’Europa. L’idea è cambiata nel corso degli anni, ma piano piano ha preso forma ed è diventata realtà: lui in bici e lei in camper, con il ritrovo a fine giornata.

Sono appena tornati e il paese di Fornoli, dove Lucio vive con la famiglia, li ha voluti festeggiare. Il viaggio non è stato facile, ma Lucio sapeva che ce l’avrebbe fatta. "Il clima mi ha aiutato - ha detto davanti agli amici - avrei pedalato con qualsiasi condizione, ma ho avuto poca pioggia e tanto vento, soprattutto in Germania. Le ultime tappe sono state difficili, faceva freddo, circa due gradi, però non lo sentivo, per la forte adrenalina e la voglia di arrivare. A metà percorso ci ha raggiunti anche mia nipote Ginevra, che è arrivata a Capo nord con noi, è stato bellissimo. Ero consapevole delle difficoltà, ma sono stato fortunato, non ho trovato grandi intoppi durante l’avventura".

Lucio pianificava da anni il viaggio fino Capo Nord, quando la figlia Elena ha deciso di accompagnarlo col camper, ha capito che era il momento giusto. Un compromesso di circa 40 tappe, con soste libere o in campeggi, Elena avanti col camper ad aspettarlo al termine di ogni tappa.

"Durante il viaggio ho avuto pochi problemi meccanici - ha detto - in Austria mi sono bloccato con la schiena, ma poi ho ricominciato a pedalare, percorrendo decine di chilometri di strada sterrata. Alla fine, arrivato a Capo Nord, ho pianto, perché è un luogo simbolico. La mia famiglia non era del tutto convinta, per fortuna mia figlia mi ha supportato, pianificando – prosegue – tutto il viaggio; senza di lei non sarei riuscito".

L’arrivo a Capo Nord il 20 giugno, una data speciale, il giorno del compleanno di Elena. "E’ stato faticoso aspettare a casa - racconta la moglie di Lucio, Doriana -, non siamo mai stati separati così a lungo, però eravamo sempre in contatto, seguivo tutti i loro movimenti".

"Tanti bellissimi momenti - ha chiuso Lucio -, con incontri emozionanti con altri appassionati di due ruote, un ciclista giramondo, con cui continuo a sentirmi e un tedesco incontrato a un passaggio a livello, con cui ci siamo confrontati sulle nostre biciclette. Il momento peggiore l’ultima tappa con vento fortissimo, dovevo andare piano, per strada c’erano ciclisti fermi che aspettavano smettesse, ho rischiato di cadere, ma sono contento di avercela fatta".

Una grande impresa che viene raccontata dallo stesso Lucio Folegnani che ha raggiunto un enorme risultato che sicuramente resterà nel suo cuore per il resto della vita.

Monica Leoncini