
Paolo Bettini al Giro d'Italia
Tagliacozzo (L’Aquila),16 maggio 2025 – È stato un grande campione del ciclismo, il livornese Paolo Bettini che tra le tante vittorie ottenute in carriera conta il titolo olimpico di Atene nel 2024 e due mondiali in linea nel 2006 e 2007. Di Giri d’Italia ne ha disputati otto con due sole tappe vinte, a Tropea e Brescia. È al seguito del Giro d’Italia e lo raggiungiamo via telefono mentre in auto sta lasciando la zona di partenza di una tappa, quella di oggi venerdì, attesa (la prima del Giro con arrivo in salita). La prima domanda è su quanto successo ieri con la maxi-caduta e la neutralizzazione della tappa per quanto riguarda i tempi.
“La decisione finale presa dagli organizzatori e dalla giuria è quella giusta, ma voglio aggiungere qualcosa”.
Prego...
“Quando correvo successe qualcosa di simile anche a me. Era il Giro d’Italia del 2007, partito dalla Sardegna e che prevedeva la terza tappa proprio in Campania, la Salerno-Monte Vergine durante la quale aveva la maglia rosa Gasparotto. Ci fu una caduta, il blocco della tappa e poi si riprese la stessa senza neutralizzare i tempi. Noi corridori si agì di conseguenza e nei tratti ritenuti pericolosi rallentavano percorrendo gli stessi con prudenza”.
Oggi invece grande velocità e poca prudenza.
“I corridori non prendono un certo tipo di decisioni, lasciano che siano gli organizzatori e la giuria a decidere e poi si adeguano. Occorre più coraggio e usare la prudenza quando serve. Nel ciclismo di oggi ogni gruppo sportivo ha una macchina “civetta” che informa di eventuali pericoli per comportarsi di conseguenza lungo il percorso”.
Chiuso il capitolo, il Giro è in una fase importante.
"Oggi venerdì si potrà vedere già qualcosa ma io penso che la tappa da seguire e che potrebbe fare esplodere la corsa rosa sia quella di domenica da Gubbio a Siena”.
Cosa può succedere tra Umbria e Toscana?
“Il gruppo sulle strade bianche potrebbe spaccarsi e la corsa offrire in concreto episodi davvero rilevanti. Prendiamo Roglic uno dei massimi favoriti del Giro. Lo sloveno non ha mai preso parte alla gara in primavera delle Strade Bianche a Siena, in quanto non le ritiene adatte ai suoi mezzi. Stavolta la sua presenza è d’obbligo nell’ambito del Giro, quindi sarà la prima volta per lui sugli sterrati e vedremo come si comporterà”.
E dopo il riposo arriva la cronometro Lucca-Pisa.
“Altra tappa fondamentale per dare fisionomia alla classifica generale, vedere chi ha recuperato ma per fortuna il giorno prima c’è il riposo. In Toscana, insomma se ne potranno vedere delle belle”.
Auguriamo di vedere protagonisti anche gli italiani.
“Ciccone ha dimostrato di essere in buona condizione. Tiberi dà fiato alle speranze, speriamo in qualche altro tipo Pellizzari, Piganzoli, Fortunato, ieri coinvolto nella maxi-caduta”.
È un bel giro e c’è l’ultima settimana impegnativa.
“Risentiamoci dopo che il Giro d’Italia avrà lasciato la Toscana, a metà della prossima settimana si potrà valutare il tutto”.
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