
DONORATICO (Livorno) "Ho pensato fosse giusto occuparmi dei terreni di famiglia. Erano in stato d’abbandono, e mio è stato l’onere e...
DONORATICO (Livorno)
"Ho pensato fosse giusto occuparmi dei terreni di famiglia. Erano in stato d’abbandono, e mio è stato l’onere e l’onore di riportarli alla vita". Elena Naldi, dottoressa in scienze erboristiche, ha deciso di valorizzare la terra ricevuta dalla famiglia non solo recuperando i terreni e gli edifici abbandonati, ma anche dando vita a una nuova azienda agricola con un’elevata diversificazione di produzione. L’azienda si trova a Donoratico in provincia di Livorno.
"Per prima cosa ho piantato nuovi ulivi – racconta – poi alberi da frutto e altre essenze del territorio. Il passo successivo è stato prendermi cura di altri campi che erano stati lasciati in disuso. Ora c’è un orto e ci sono piante officinali aromatiche, more domestiche, frutta. Abbiamo aperto un laboratorio di trasformazione per prodotti alimentari, in salse e confetture".
Il progetto è stato cofinanziato grazie al PSR-Programma di Sviluppo Rurale Toscana 2014-2022. Il vecchio frantoio da tempo in disuso è stato ristrutturato, sono stati messi a dimora circa 400 nuovi olivi, scegliendo varietà autoctone, tra le quali il Cuoricino di Bolgheri. Sono stati piantati circa 200 alberi da frutto tra albicocchi, peschi, susini, fichi, meli, peri, e ciliegi.
"Negli spazi che abbiamo ristrutturato – spiega ancora Elena – abbiamo ricavato un locale polifunzionale dove facciamo progetti per anziani autosufficienti. Organizziamo nell’azienda agricola una serie di iniziative sociali come corsi, attività ed escursioni".
Sono state migliorate anche le dotazioni aziendali attraverso l’acquisto di nuove strumentazioni agricole. L’ultimo passaggio è l’attività ricettiva: "Il nostro agriturismo – racconta Elena Naldi – ha tre appartamenti, stiamo finendo il quarto. La zona è molto curata dal punto di vista dei terreni e da quello paesaggistico. Curiamo molto il nostro territorio con un metodo tradizionale, anche se non rinunciamo a usare tecnologia o macchinari innovativi per puntare a crescere ancora".
Fabrizio Morviducci