Siena, 13 luglio 2023 – 29 giugno: estratta Violenta. ’Selva’, dice poi il sindaco. Cosa pensa Tittia?
"Era un Palio pesante, avevo tutti gli occhi puntati addosso. ’Numero 1, Violenta-Selva’, ho preso fiato. E il mio Palio è partito. Una situazione che poteva essere intrigata si è risolta in pochi secondi. Non ho avuto dubbi. Nemmeno il capitano mi ha detto ’vieni’. ’Si parte’, è stata la frase".
2 luglio: scoppia il mortaretto, il Palio è vinto. Che emozione hai provato?
"Mi sono girato verso di lui (Giorgi, ndr) sul palco a nerbo alzato come a dire ’Ci s’è fatta’. L’avrei voluto salutare con un pizzico più di calma ma andavo ancora forte, l’ho sollecitata in fondo perché non si sa mai. Ed è stato record. Si è chiuso un cerchio. Venivo da due vittorie, tre nessun fantino ce l’aveva nella Selva, l’ultimo Palio scosso qualcosa per il mio carattere l’aveva lasciato in sospeso".
L’episodio del dopo corsa: Tittia colpito alle spalle mentre viene abbracciato dai selvaioli.
“Questa domanda passo".
Sentivi la vittoria già in tasca?
"Ci credevo tantissimo. L’anno scorso aveva mostrato tante belle cose, quest’anno stava strabene. Serena, tranquilla, la stalla ha fatto un capolavoro. Non sentivo in tasca la vittoria perché è Palio. L’unica preoccupazione era il posto al canape, la famosa busta dove dire bene. Così è stato".
Cosa prenderebbe di buono Tittia da Giorgi?
"Amo il mio lavoro e ho tantissima passione ma quella che Alessandro ha per il Palio non è da meno. Non lascia niente al caso. Con il suo modo di parlare, tanto, riesce a raggiungere l’obiettivo che vuole con qualsiasi persona. Gli possono solo fare i complimenti per come mi sta vicino durante l’anno, nei quattro giorni. Ha saputo prendermi e mettermi a mio agio, dando fiducia. Quando ’sposa’ la causa la porta fino in fondo".
Quale è l’accoppiata che vi ha stupito di più?
"Secondo me la Chiocciola è stata solo sfortunata perché è finita di rincorsa, era quella da battere" .
Ares lascia il Palio: che succede ai fantini?
"Una scelta troppo affrettata" .
Tittia al centro di critiche per le dieci vittorie: come ti difendi?
"Sono entrato nel Palio da ragazzo in punta di piedi, con la massima umiltà. Umiltà che non ho mai perso, mi sono sempre comportato bene con tutti. Da giovane magari qualche errore uno l’ha fatto, ma ho portato rispetto. La risposta è che mi sento sereno con me stesso, le critiche ci stanno ma le faccio scivolare addosso. Resto concentrato sugli obiettivi, continuo a comportarmi alla maniera di sempre. Forse mi danno anche troppo ’potere’, avrò fatto il 10%, di quello che dicono, il Palio lo costruiscono i capitani".
Che personaggio della storia o che eroe vorrebbe essere Tittia?
"Una persona normale, semplice: è questo il più grande supereroe".