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Più decoro, meno bivacchi. Giro di vite del sindaco. Scattano le multe dei vigili

Nuova ordinanza anti-degrado. Fabio: "Ce lo richiede la bellezza della città". Stop accampamenti per mangiare. Basta giacigli in posteggi e giardini.

Non sarà più possibile mangiare in Piazza

Non sarà più possibile mangiare in Piazza

di Laura ValdesiSIENAL’ordinanza anti-bivacco nel centro storico firmata ieri dal sindaco Nicoletta Fabio è stata "condivisa e ritenuta necessaria in occasione della seduta del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica del 3 settembre". Il motivo? La segnalazione di continui bivacchi, appunto, "risse e soste non autorizzate nelle aree pubbliche con conseguente compromissione delle condizioni di sicurezza, igiene e decoro", recita l’ordinanza. Che punta, dopo gli eccessi degli ultimi tempi, a restituire il volto di bella signora alla nostra città che, peraltro, è riconosciuta come sito Unesco. Chi non rispetterà i divieti andrà incontro alla multa. Verrà quantificato l’importo con un provvedimento separato. Dovrà inoltre rimuovere obbligatoriamente quanto "indebitamente collocato". Al contempo l’area verrà pulita, riordinata e messa in sicurezza, come del resto però era stato fatto finora. Basta pensare al bivacco all’interno della risalita dell’Antiporto, alle criticità nel tempo emerse nel posteggio Il Duomo a porta San Marco, solo per citare un paio di esempi. "Il bivacco, l’accampamento e il dormire nelle aree e strutture pubbliche (compresi portici, piazze, aree verdi, monumenti,scalinate, altri edifici pubblici, parcheggi e simili) determinano situazioni di degrado, riduzione della fruibilità degli spazi comuni e pregiudizio al decoro urbano e all’immagine della città, provocando grave nocumento sia alla cittadinanza che ai flussi turistici internazionali in contrasto con le prescrizioni Unesco di tutela e rispetto del bene iscritto nella lista del patrimonio mondiale", premette l’ordinanza del sindaco. Che sul profilo social richiama l’attenzione sul "fondamentale coinvolgimento della cittadinanza, degli operatori turistici e dei nostri visitatori nel rispetto delle regole. E’ la bellezza della nostra città che lo richiede". Chiaro che, oltre al doveroso richiamo al senso civico di chi la sceglie come meta per una visita e alla sinergia con i senesi, servono anche controlli per far rispettare l’ordinanza. E dunque anche maggiore personale della polizia locale "che è incaricato dell’esecuzione delle disposizioni impartite con il provvedimento". Le nuove regole restano in vigore sicuramente fino al 31 gennaio 2026 "con valutazione periodica degli effetti da parte dell’amministrazione e degli organi competenti".

Ma cosa sarà vietato fare da ora in avanti? Non si può dormire in terra, nel Campo per esempio. Nè accamparsi, magari per mangiare un panino, apparecchiando sulla Conchiglia o seduti nella Cappella. Un comportamento molto di moda questa estate che è bene limitare. Figuriamoci poi se si possono sistemare cartoni, sacchi a pelo , coperte o simili in strutture pubbliche (vedi, appunto, parcheggi oppure la risalita) compresi aree verdi (leggi giardinetti fuori porta San Marco dove iniziarono a spuntare, ormai diversi anni fa, i primi pakistani). "In caso di necessità, per situazioni di particolare fragilità sociale – tende la mano il Comune – l’amministrazione potrà fornire informazioni sui servizi socio-assistenziali e sui centri di accoglienza presenti in città, in coordinamento con i servizi sociali comunali".

Di non secondaria importanza è l’aspetto degli obblighi assunti con l’iscrizione nella lista del patrimonio mondiale Unesco di cui devono essere osservate le direttive. Quali sono? "Il mantenimento dell’integrità visiva, storica e culturale dei luoghi, la prevenzione di ogni forma di degrado, incuria ed usi impropri degli spazi pubblici. Infine l’attuazione di tutte le misure di vigilanza necessarie a preservare i valori eccezionali riconosciuti appunto dall’Unesco. Più il coinvolgimento della cittadinanza, degli operatori turistici e dei visitatori nel rispetto delle regole di comportamento anche attraverso "opportuna informazione e segnaletica multilingue".