REDAZIONE SIENA

Muore un noto barman. Travolto e ucciso dal treno

Andrea Malossi, 54 anni, fino al 2019 aveva lavorato al "Conca d’oro"

Indagano gli agenti della Polfer

Indagano gli agenti della Polfer

Travolto e ucciso dal treno. Per due giorni non si conosceva il nome di quell’uomo che, sabato scorso, verso le 20.30, aveva trovato la morte alla stazione di Follonica. Ci sono voluti due giorni per identificarlo ed avvertire i suoi familiari.

Si tratta di Andrea Malossi, 54 anni, molto conosciuto a Siena. Dove ha vissuto per anni, lavorando fino al 2019 presso il Bar Conca d’Oro in città. Qui lo ricordano in tanti dietro al bancone a preparare i cocktail. Sui social è stato subito riconosciuto quel volto simpatico, sempre disponibile, che scherzava volentieri anche con i goliardi quando si presentavano per l’aperitivo. L’uomo si era poi spostato sulla costa, lavorando sempre come barman, anche a Follonica.

Il corpo del 54enne è ancora a disposizione della magistratura che dovrà decidere se effettuare l’autopsia. Potrebbe anche optare per una ricognizione cadaverica visto che dovrebbe essersi trattato di un incidente. La polizia ferroviaria sta svolgendo gli accertamenti, coordinata dal pm Giampaolo Melchionna.

Malossi sabato sera aveva raggiunto la stazione di Follonica probabilmente per partire. Con sé aveva due valigie piene di vestiti e prodotti per l’igiene personale. Il 54enne si trovava lungo il primo binario quando è passato dalla stazione il Freccia bianca che viaggiava in direzione nord, verso Pisa. L’uomo si trovava alla fine della banchina, in una zona dove che non è illuminata. Camminava vicino al binario quando è stato agganciato dal treno in corsa, che viaggiava a una velocità di 180 chilometri orari. L’impatto è stato devastante: il 54enne è morto subito e poi stato trascinato per alcune decine di metri dal treno. Il macchinista non si è accorto dell’impatto e ha proseguito il suo viaggio verso Pisa. Appena l’allarme è arrivato al 118 e alla polizia ferroviaria, i soccorritori si sono precipitati alla stazione, ma per l’uomo non c’era più nulla da fare. Ci sono voluti due giorni per identificare l’uomo. Quando il corpo di Malossi è stato portato all’obitorio dell’ospedale di Grosseto, con sé non aveva documenti. Gli agenti della polizia ferroviaria avevano continuato anche il giorno dopo a cercare una traccia dell’identità dell’uomo sul binario dov’era successa la tragedia, senza però trovare nulla che potesse agevolarli nella sua identificazione.