
"Ero a Fiumicino, in partenza per la prima missione in Usa dopo la pandemia, arrivò la notizia dello scoppio...
"Ero a Fiumicino, in partenza per la prima missione in Usa dopo la pandemia, arrivò la notizia dello scoppio della guerra in Ucraina". Inizia così il racconto di sei anni estremamente complessi tratteggiato da Andrea Rossi, presidente della Vecchia Cantina di Montepulciano (e da pochi giorni al vertice dell’associazione dei vini toscani Dop e Igp), che ha rappresentato il settore vitivinicolo. L’ex-sindaco di Montepulciano, a sua volta imprenditore nel comparto, è stato molto chiaro e diretto: "Viviamo un momento di grande difficoltà, dobbiamo chiedere un aiuto straordinario alle istituzioni – ha detto –, abbiamo bisogno di risposte a breve e medio periodo perché il settore non ha più fiato per reggere le lunghe attese. Le imprese vinicole, tutte, non solo quelle cooperative, hanno fatto quello che potevano, mettendo in discussione i propri margini: ora quei margini si sono esauriti, le aziende sono stremate, occorre dare fiato ad un settore in grave difficoltà". Perché, come ha ricordato Rossi, prima della crisi ucraina c’erano stati due anni di covid, poi la crisi dell’energia, che ha fatto schizzare i costi delle materie prime, a cui si è sovrapposto l’aumento dei tassi di interesse; poi ancora la peronospora, che ha ridotto di due terzi i raccolti e ha fatto aumentare i costi di produzione. "Finalmente speravamo in un 2025 di rilancio, dopo la buona vendemmia 2024 – ha affermato il Presidente –, invece è scoppiata la crisi geopolitica, con la scelta sciagurata dei dazi-USA: attendiamo certezze, perché da cinque mesi gli ordini vengono effettuati e poi congelati".
D.M.