
Quando era parroco ad Abbadia San Salvatore, accanto alla reliquia, fece fare un ritratto del giovane
Carlo Acutis, il nuovo e primo santo dei Millennials, da ieri elevato alla gloria degli altari assieme a Piergiorgio Frassati nella straordinaria cerimonia di canonizzazione presieduta dal Papa Leone XIV in piazza San Pietro a Roma, è oggetto di grande venerazione nella Diocesi di Montepulciano-Chiusi-Pienza. Qui infatti sono esposte al culto e alla preghiera ben tre reliquie del giovanissimo adolescente milanese chiamato "l’influencer di Dio", morto 15enne di leucemia nel 2006. E riconosciuto, per il suo uso della tecnologia per diffondere la fede, come un "modello di Santità digitale".
Carlo Acutis, ora santo, nell’Amiata e in Valdorcia è entrato nel cuore di tanti fedeli grazie a Don Gianpaolo Maria Riccardi, già parroco della Chiesa del Santissimo Salvatore e attualmente parroco del Duomo di Pienza. La sua grande venerazione verso il giovane santo, le cui spoglie sono conservate nella Chiesa della Spogliazione ad Assisi, è molto antica. "Ad Abbadia San Salvatore – spiega don Riccardi – volli dedicare un particolare altare proprio a San Carlo Acutis che potesse custodire una preziosa reliquia in un altrettanto prezioso reliquiario. Feci realizzare un bellissimo ritratto del giovane, allora Beato. Anche a Pienza dove sono attualmente parroco, custodiamo nella Chiesa di San Francesco e in quella di Monticchiello particolari reliquie di San Carlo Acutis. E stamattina (ieri, ndr) in concomitanza con la solenne celebrazione presieduta da Papa Leone XIV a Roma, abbiamo celebrato una messa solenne, con il bacio finale alla reliquia del nuovo Santo e la distribuzione di gadget e immagini di Carlo Acutis. Una festa in onore del Santo del secondo millennio che ha avuto una vita semplice, ha mostrato valori dei santi di altri tempi ed ha avuto una grande fede".
Giuseppe Serafini