RICCARDO BRUNI
Cronaca

Le sfide della scienza: "L’intelligenza artificiale rende più semplice trovare il vaccino giusto"

Il messaggio dello scienziato Rino Rappuoli al convegno all’Università. Il rettore Di Pietra: "Dobbiamo cogliere le opportunità della tecnologia".

Il messaggio dello scienziato Rino Rappuoli al convegno all’Università. Il rettore Di Pietra: "Dobbiamo cogliere le opportunità della tecnologia".

Il messaggio dello scienziato Rino Rappuoli al convegno all’Università. Il rettore Di Pietra: "Dobbiamo cogliere le opportunità della tecnologia".

Il futuro passa da Siena. Uno sguardo al mondo dell’intelligenza artificiale e ai prossimi orizzonti della ricerca e della tecnologia. È stato questo il tema del convegno ‘Disclaimer. Ultime avvertenze prima della rivoluzione’, prima delle dieci tappe negli atenei italiani per il viaggio ideato dal Corriere della Sera sulle tracce del cambiamento. Un progetto curato dal giornalista Riccardo Luna. Sul palco, nell’Aula Magna del Palazzo del Rettorato, l’economista Carlo Cottarelli, il vignettista senese Emilio Giannelli, lo scienziato Rino Rappuoli, il professor Marco Gori e il professor Antonio Rizzo. Hanno partecipato anche Elisa Zambito Marsala, di Intesa Sanpaolo, e Giuseppe Santonato, di EY Europe West. "Dobbiamo cogliere le opportunità della tecnologia – ha detto il rettore dell’università, Roberto Di Pietra – stando attenti ai rischi. Ma il nostro non può essere un atteggiamento negativo, perché i processi in corso non possono essere fermati. Dobbiamo conoscere, per utilizzare". Dopo i saluti iniziali del rettore e della prorettrice vicaria, Donata Medaglini, il primo a salire sul palco è stato il professor Cottarelli, che ha ricordato i suoi anni a Siena da studente: "Studiavo tantissimo, ma l’ultimo anno ho allentato e mi sono goduto il territorio. Correvo molto all’epoca e ho un bellissimo ricordo delle colline senesi". "Da sempre – ha detto – le macchine fanno il lavoro che facevano gli umani. Questo aumenta la produttività. Macchine nuove consentono di produrre di più. All’inizio della rivoluzione industriale, la paura era che tutto questo avrebbe portato maggior disoccupazione. Ma i secoli successivi dimostrano che non è vero. Il progresso tecnologico ci ha regalato la possibilità di scegliere se aumentare la produzione o il tempo libero. Il progresso ci ha regalato il weekend. Sorprende semmai la velocità con cui tutto questo accade".

"Non sono un informatico – ha invece confessato Rappuoli – ma accanto a me ho sempre avuto persone giuste. Quando ho avuto bisogno, mi sono sempre rivolto ad altri, che sapevano fare il loro mestiere, ed è così che siamo riusciti a migliorarci, a velocizzare i processi della ricerca. Riunire persone diverse con competenze diverse mette in moto il progresso. E oggi l’intelligenza artificiale rende più semplice trovare subito il vaccino giusto". Tra le eccellenze italiane nel campo dell’IA e direttore del Siena Artificial Intelligence Lab, Gori si è soffermato sulla necessità di usare la tecnologia mantenendo salda la consapevolezza che uno strumento deve pur sempre rimanere tale ed essere utilizzato con consapevolezza. Umanista che insegna Scienze e tecnologie cognitive, Rizzo ha posto l’accento sulla necessità di avvicinare a un uso consapevole della tecnologia anche i bambini, con primi passi di alfabetizzazione informatica. Economia, ricerca, scienze umane e, alla fine, proprio come nella prima pagina di un quotidiano, l’immancabile vignetta umoristica. La matita in questione non poteva che essere quella di Giannelli che, con la tecnologia, però, ha confessato di non avere un ottimo rapporto: "Per me che sono anziano, il digitale è un dito in un occhio. Sono sempre stato molto restio a servirmi del computer. Finché ho potuto, ho trasmesso le mie vignette con il fax".