PAOLA TOMASSONI
Cronaca

La Psichiatria alle Scotte: "Il rapporto umano parte integrante della terapia"

Il professor Andrea Fagiolini, direttore del Dipartimento di Salute mentale, illustra attività e iniziative per accogliere e curare i tanti pazienti ma anche coinvolgere i professionisti.

Le liste di attesa per diagnostica e visite specialistiche sono il problema cronico della sanità pubblica. E dal problema non è esclusa nessuna specialistica, Psichiatria compresa. "Riusciamo a garantire tempi d’attesa contenuti, soprattutto per le prime visite e per i casi urgenti. E ad offrire una valutazione entro due settimane dalla richiesta, mentre per le urgenze ci attiviamo entro pochi giorni. Per le emergenze ci siamo sempre, 24 ore al giorno, feriali e festivi", dice il professor Andrea Fagiolini, direttore del Dipartimento Salute Mentale alle Scotte.

Sono tante le richieste?

"Sappiamo quanto sia importante intervenire tempestivamente nelle malattie mentali, che spesso esordiscono o peggiorano in modo acuto e impattano profondamente sulla vita quotidiana delle persone. Ogni anno riceviamo centinaia di richieste da pazienti e famiglie che, pur risiedendo altrove, scelgono di affidarsi alle unità di psichiatria e neuropsichiatria infantile della nostra Azienda, per la complessità dei quadri clinici e per la fiducia nella nostra volontà di offrire percorsi personalizzati ed efficaci e di fare del nostro meglio per offrirle con un sorriso e tutta l’empatia possibile. Un contributo importante è dato anche dai nostri psicologi, soprattutto grazie al lavoro prezioso della dottoressa Basile, del professor Pozza e tutto il gruppo".

La psichiatria senese ha storicamente una forte vocazione internazionale, qual è il trend attuale?

"Abbiamo ulteriormente potenziato le nostre relazioni internazionali e collaboriamo con università e centri clinici in Europa, negli Stati Uniti, Canada, in Medio Oriente e in Asia. Partecipiamo a progetti di ricerca multicentrici e internazionali, formativi e siamo in costante contatto e confronto con i migliori colleghi stranieri".

Cosa è stato fatto per l’umanizzazione delle cure?

"L’umanizzazione è un presupposto per l’efficacia clinica. Un paziente che si sente ascoltato, accolto e rispettato sarà più propenso a seguire le indicazioni terapeutiche, a fidarsi dei professionisti e a entrare in un percorso di cura reale e duraturo. In psichiatria questo è ancora più evidente: il rapporto umano è parte integrante della terapia. A Siena abbiamo investito molto nel creare ambienti accoglienti, nella formazione del personale sulle competenze relazionali e nell’introduzione di pratiche orientate al dialogo e alla personalizzazione del trattamento. Anche per i professionisti questo approccio è fonte di soddisfazione: lavorare in un contesto che mette al centro la dignità della persona riduce il rischio di burnout e aumenta il senso di appartenenza all’istituzione".

Quanto è importante il benessere organizzativo per i professionisti?

"Il benessere dei professionisti è una condizione indispensabile per poter offrire cure di qualità. L’AouS ha dimostrato sensibilità, attivando iniziative di supporto psicologico, momenti formativi dedicati allo stress lavoro-correlato e promuovendo un dialogo più aperto tra direzioni e personale. Ma si può fare ancora di più: dobbiamo spiegare, a noi stessi e agli altri, che l’azienda siamo noi. Chi lavora in prima linea ha spesso ottime intuizioni: proporle è il primo passo per costruire, insieme, un luogo di lavoro più sano ed efficace per tutti".

Un esempio di un’iniziativa già realizzata?

"Un progetto estremamente rilevante è il corso ’Una marcia in +’ rivolto a tutti i nuovi assunti dell’azienda per sviluppare le soft skills come l’ascolto, l’empatia e la comunicazione efficace, ed ha dimostrato di avere un impatto reale nel migliorare le relazioni interpersonali all’interno dell’ospedale e nel ridurre i sintomi di stress lavoro-correlato già nei primi sei mesi di attività. L’introduzione dello psicologo del lavoro, figura ormai strutturata all’interno dell’Azienda, rappresenta un altro passo avanti fondamentale".

Paola Tomassoni