
Sono state presentate ieri a palazzo Nerli-Pieri dal priore Squarci. Oggi l’ultimo volume della Collana Falassi, sabato battesimo per 40. "Termino il mandato, la Contrada può scegliere fra risorse giovani".
di Laura Valdesi
SIENA
"Siamo veramente contenti che al tradizionale programma della festa titolare si legano eventi importanti, in primis il rinnovo delle monture del Giro", sottolinea il priore di Camollia Emanuele Squarci. Che le ha presentate ieri nella corte di palazzo Nerli-Pieri, affollata di contradaioli.
Quando furono realizzate nuove l’ultima volta?
"Risalgono addirittura al 1992, hanno svolto oltre trenta anni di attività. Nonostante l’usura e, appunto, l’età apparivano decorose grazie alla cura che ci abbiamo messo nel conservarle. La commissione ha lavorato un paio di anni e siamo orgogliosi di averle ultimate prima della fine del mandato".
Che novità sono state apportate?
"Sono abbastanza tradizionali, realizzate sempre sulla base del bozzetto del Viligiardi. Si è puntato in particolare a rendere più agevole indossarle, sulla non eccessiva pesantezza delle stoffe. Credo che la commissione abbia fatto un buon lavoro trovando il giusto compromesso fra qualità e costi".
Un impegno economico sempre importante.
" Per il rinnovo delle monture del Giro ci sono voluti meno di 200mila euro e i contradaioli hanno contribuito in parte grazie ad una sottoscrizione".
Altri appuntamenti importanti?
"Oggi presentiamo il IV volume della Collana Biblioteca Falassi ’Camollia, tra storia e memoria. Oltre il confine. Luoghi di pace, di guerra e di sport" nella sede storica della Contrada. Un impegno che c’eravamo presi e siamo molto contenti di averlo portato a termine. Completiamo la narrazione relativa al territorio dell’Istrice".
Tra l’altro alle 19 i giardini del Mercatino verranno intitolati ad Alessandro Falassi.
"La Contrada partecipa con entusiasmo ed affetto, l’iniziativa però è dell’amministrazione comunale".
C’è poi la consegna delle borse di studio Iappini e Sergardi domani, 22 agosto alle 18. E sabato alle 16 il battesimo contradaiolo.
"Saranno circa una quarantina i nuovi contradaioli. Abbiamo già dallo scorso anno posto delle limitazioni per cui gli adulti vengono battezzati solo se protettori da almeno 5 anni".
Un’annata intensa per l’Istrice.
"Solo il Palio ci ha lasciato insoddisfatti però la Contrada è vivace, ha lavorato a molte iniziative, facendo scelte importanti. Oltre al rinnovo delle monture, come anticipato, abbiamo acquistato l’ex ristorante in piazzetta Chigi. Ora che siamo proprietari piano piano cominceremo a metterci mano, seppure in modo artigianale".
Squarci è in scadenza, ha espresso l’intenzione di concludere il mandato finendo qui il percorso come priore.
"Esatto. Sei anni di lavoro sono una fetta sufficiente di vita, due tra l’altro da rettore del Magistrato. Un onore. Poi la Contrada dell’Istrice ha assolutamente la possibilità di scegliere risorse più giovani".
Un periodo delicato, anche il Covid.
"La festa titolare è davvero il momento più bello per un priore, lo sono state tutte. Ma la prima fatta dopo la pandemia la porterò dentro per le sensazioni importanti. E anche l’anno scorso l’abbiamo celebrata pochi giorni dopo una Carriera sfortunata. L’appartenenza va al di là di quelli che sono i risultati dei Palii. Nelle cose dove la sorte conta fino ad un certo e prevalgono impegno e lavoro abbiamo raggiunto traguardi eccellenti".
L’auspicio per il 2026 per l’Istrice?
"Un anno di soddisfazioni anche dal punto di vista paliesco. Per il resto che la Contrada continui a lavorare bene come sempre".