ROBERTO ROSA
Cronaca

Il Costone rende omaggio a monsignor Nazzareno Orlandi

Il 7 agosto del 1945 moriva a Siena, all’età di 84 anni, monsignor Nazareno Orlandi. La guerra era...

Il 7 agosto del 1945 moriva a Siena, all’età di 84 anni, monsignor Nazareno Orlandi. La guerra era...

Il 7 agosto del 1945 moriva a Siena, all’età di 84 anni, monsignor Nazareno Orlandi. La guerra era...

Il 7 agosto del 1945 moriva a Siena, all’età di 84 anni, monsignor Nazareno Orlandi. La guerra era finita da poco, Siena stava ricominciando a vivere, ma lui da tempo era costretto a letto. Il 4 agosto perdevano la vita in un incidente sulla Montagnola Senese morivano 4 suoi Giovani Esploratori, il corpo dei boy scout da lui fondato nel 1915; nessuno ebbe il coraggio di dargli questa straziante notizia. Orlandi nacque nel cuore del Nicchio, in via Fieravecchia, il 7 febbraio del 1871. Egli amò fortemente il suo popolo di cui ne era orgogliosamente geloso; il periodico ‘Il Popolo di Siena’ infatti fu il titolo del suo giornale e la bandiera delle sue innumerevoli battaglie. A soli 22 anni celebrò la sua prima messa nella Chiesa del Nicchio. Nel 1986 fondò la prima Associazione Cattolica Senese intitolata a Santa Caterina. Nel 1906 inaugurò il Ricreatorio del Costone che volle intitolare a Pio II, il Papa senese Enea Silvio Piccolomini, in riconoscenza alla famiglia Piccolomini che lo aiutò nella ristrutturazione della struttura ricreativa che fino al 1905 accoglieva la Scuola Giardino Vittorino da Feltre. Si realizzava così il sogno del sacerdote senese, iniziato in uno scantinato sotto la Basilica di Provenzano dove fondò la Società Ginnastica Fides, poi trasferita alla Piaggia. Realizzò una vasca natatoria per il benessere dei suoi ragazzi, un teatro e un campo da tennis che diventerà un campo di Basket. Nel 1931 creò il Circolo degli Universitari Cattolici e nel 1917 dette origine alla Faci, la Federazione tra le Associazioni del Clero in Italia, una sorta di sindacato dei preti. Ai suoi funerali, che si tennero l’8 agosto al Battistero di San Giovanni, nella sua Pieve, parteciparono migliaia di persone. Fu tumulato al Laterino, ma nell’aprile del 1946, ultimata in poco più di 4 mesi la chiesina in fondo al viale del Ricreatorio Pio II, i Costoniani lo accompagnarono con un lungo corteo nella dimora perpetua dove tutt’ora riposa.

Roberto Rosa